Il ritorno della nomenklatura nelle scuole triestine

“Siamo tornati nel grigiore della peggiore nomenklatura di regime. Apprendiamo dalla stampa locale che l’assessore Grim ha stipulato un protocollo d’intesa di 4 anni (ben oltre il suo mandato, quindi) con l’Ufficio regionale scolastico e l’Istituto regionale per la storia del movimento di Liberazione con lo scopo di analizzare il “lungo Risorgimento” di Trieste”.

“Ciò significa che per quattro anni gli studenti delle scuole medie e superiori riceveranno dei percorsi formativi aggiuntivi da parte dell’istituto regionale per la storia del movimento di liberazione sulle tematiche dell’esodo e delle civiltà istriano dalmate. E’ facile immaginare il taglio che verrà dato a questi percorsi formativi a scapito di una visione neutra e corretta della storia”

“Come si può pensare di affidare dei percorsi formativi riguardanti un periodo storico così travagliato e sentito dalla nostra città ad un Istituto che ha nel proprio dna una forma mentis e culturale di parte già dalla propria denominazione identitaria e nominale? Chi vigilerà sulla correttezza del taglio storico neutrale degli avvenimenti che hanno segnato la storia del nostro territorio?”.

“Non vogliamo fare un processo alle intenzioni, prendiamo semplicemente atto dell’ennesimo condizionamento culturale che questa Giunta vuole imporre alla città”.

Lo dichiara Alessia Rosolen,  consigliere comunale di Un’Altra Trieste.