Il Pd cambia le regole, doppio turno e albo degli elettori

E’ l’Italia. Le regole si studiano a tavolino, le carte in tavola si cambiano a convenienza. E’ in sostanza il Renzi pensiero che vede realizzarsi ciò che temeva, un cambio delle regole per le primarie.  “Non capisco perché non vadano bene le regole del passato quelle che andavano bene quando hanno vinto Prodi, Veltroni, Bersani” sbotta il sindaco di Firenze.

Ma il dado è tratto. Ogni comune sarà aperto un ufficio elettorale per iscriversi all’albo degli elettori. Per quanto riguarda poi i due turni di voto, solo chi avrà votato al primo turno delle primarie, potrà farlo anche al secondo. Sarà quindi la stessa platea di elettori a decidere al ballottaggio. Per quanto riguarda poi la questione della privacy sull’albo degli elettori, viene spiegato che chi vota alle primarie sottoscriverà una dichiarazione di sostegno al centrosinistra. Un’iniziativa politica, insomma. E i nomi dei votanti potranno essere pubblici non in quanto votanti alle primarie, ma in quanto sostenitori del centrosinistra.

La modifica dello statuto del Pd che permette la candidatura di Matteo Renzi e di altri candidati del Partito democratico alle primarie, sarà una norma transitoria. Questo recita il dispositivo che verrà votato all’assemblea nazionale di sabato nella Capitale.