Taranto, stop alla produzione dell’Ilva
Il “dramma” si materializza. Il gip di Taranto patrizia Todisco ha detto no al piano formulato dall’azienda di interventi immediati per il risanamento degli impianti inquinanti. No anche al mantenimento di un minimo di produzione chiesto dall’azienda. La decisione è contenuta nel provvedimento depositato poco fa dal giudice in cancelleria. Bocciato, quindi, il piano da 400 milioni di euro presentato da Bruno Ferrante. In giornata il gip emetterà un altro dispositivo riguardante le tre richieste di revoca della custodia cautelare per Emilio e Nicola riva e Capogrosso.
“Con amarezza dobbiamo rilevare che nel piano, Ilva si impegnava ad effettuare lavori per risanamento che in realtà erano già negli atti di intesa del 2003-2004, evidentemente non rispettati”, hanno scritto i Pubblici Ministeri nelle cinque pagine di parere negativo al piano di ilva.”Non c’è spazio per proposte al ribasso da parte dell’Ilva circa gli interventi da svolgere e le somme” da stanziare. E’ scritto nel provvedimento di Patrizia Todisco.
“I beni in gioco, salute, vita e ambiente e anche il diritto a un lavoro dignitoso ma non pregiudizievole per la salute di alcun essere umano, lavoratore compreso, non ammettono mercanteggiamento”. La notizia è stata accolta con forte preoccupazione dagli operai che da ieri sera stavano protestando salendo sugli altiforni e ora annunciano anche lo sciopero della fame.