Conoscere Alzheimer e altre demenze, incontro a Cividale del Friuli

“Non mi dimentico di te” è il titolo che l’Associazione Alzheimer Udine e l’Ambito distrettuale Cividalese (Ud) hanno scelto per la serata informativa, in programma martedì 25 settembre alle ore 18:30 presso la Casa per Anziani di Cividale, per conoscere meglio la malattia dell’Alzheimer e le altre demenze. Aperto alla cittadinanza dei comuni dell’Ambito, l’incontro intende far capire che uscire dalla solitudine si può, grazie al sostegno dei gruppi di auto mutuo aiuto; si affronteranno temi come le terapie, farmacologiche e non, che possono migliorare la qualità di vita del malato e di coloro che lo assistono, e si spiegherà come essere di supporto alla famiglia, anche attraverso la testimonianza diretta di alcuni partecipanti ai gruppi attivi.

Saranno presenti la presidente Associazione Alzheimer Udine Mariangela Benedetti Esente, il neurologo Ferdinando Schiavo, la psicologa e psicoterapeuta Francesca Feruglio, alcuni membri dei gruppi di auto mutuo aiuto. L’ambito Distrettuale del Cividalese, in collaborazione con l’Associazione Alzheimer Udine, ha avviato un percorso finalizzato al sostegno delle famiglie che assistono familiari non autosufficienti, affetti da malattia di Alzheimer o altre demenze. Attualmente è attivo un gruppo di auto mutuo aiuto per familiari che assistono persone affette da demenza il quale si ritrova a giovedì alterni, alle ore 20, a Cividale presso la sede dell’Ambito. Vivere con un paziente affetto da Demenza è un compito assai faticoso e difficile. I gruppi di auto – mutuo aiuto sono costituiti da un numero limitato di persone (generalmente non più di dieci) che si incontrano per affrontare e condividere un disagio comune. Il gruppo offre un contesto non solo per aiutare se stessi, ma anche per aiutarsi reciprocamente a superare momenti difficili della vita. Il gruppo stimola e potenzia le capacità individuali e attiva, per il bene comune, le risorse molteplici dei suoi membri; è un luogo di scambio e condivisione di esperienze, un momento di confronto e sostegno emotivo.

E’ un luogo sicuro ed accogliente nel quale ciascuno può esprimere liberamente ciò che pensa e prova, in un clima di reciproco rispetto. La partecipazione al gruppo può aiutare il familiare a superare sentimenti di solitudine e isolamento, dare sfogo al proprio dolore e alle proprie paure e speranze, migliorare l’informazione sulla malattia e potenziare le capacità personali per affrontare e risolvere i problemi legati alla gestione della persona malata.

All’interno del gruppo di auto-mutuo aiuto è prevista la figura di un facilitatore, una persona che conosce il problema/disagio per far fronte al quale il gruppo si è costituito. Il compito del facilitatore è di favorire la comunicazione e l’interazione tra i membri, fare in modo che le persone parlino di sé, promuovere un clima positivo e costruttivo all’interno del gruppo.

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