Trento, trasporto pubblico nuovi orari e corse

Mantenere inalterata la qualità del servizio, razionalizzando corse e frequenze al fine di ridurre i costi. È questo l’obiettivo conseguito con il nuovo piano di revisione del trasporto pubblico in città che fa i conti con il contenimento delle risorse disponibili, senza penalizzare i cittadini che scelgono di muoversi con i mezzi pubblici. Per tale ragione tutte le modifiche messe in atto hanno riguardato solo le linee sulla cui parte prevalente del tracciato esistono delle alternative. “Ogni modifica introdotta – spiega l’assessore alla Mobilità Michelangelo Marchesi – è stata assunta dopo un’attenta valutazione della rete, del grado di utilizzo da parte dell’utenza e dell’esistenza di collegamenti alternativi”.

In questa logica non si è intervenuto su quelle linee che costituiscono l’unico collegamento tra la città e i sobborghi, né tanto meno sulle linee maggiormente utilizzate.

Per quanto riguarda le frequenze il diradamento è stato tra i due e i cinque minuti al massimo e non ha toccato le linee più utilizzate (3, 5, 8) e non tocca mai le ore di punta nelle quali sono garantiti piuttosto, come in passato, servizi rafforzati.

Per quanto riguarda il 6/, la linea fino all’abitato di San Rocco è stata sostituita con deviazioni della linea 6 e con prolungamenti della linea 3 e 13. Per quanto riguarda la linea 14 da Ravina a Belvedere si è scelto di ridurre la cadenza, da un autobus ogni mezz’ora ad uno ogni ora. In entrambi i casi il numero medio di passeggeri per corsa è inferiore ad uno.

“E’ stata una scelta di responsabilità – aggiunge ancora l’assessore Marchesi – non possiamo più permetterci linee che hanno meno di un passeggero. La priorità è continuare ad assicurare un servizio efficiente e di qualità, coerentemente con le minori risorse”. Il costo del servizio pubblico ogni anno subisce un incremento del 3%.

L’Amministrazione comunale valuterà, comunque, con attenzione le conseguenze dei cambiamenti introdotti ed è pronta ad apportare delle modifiche in caso di disagi o cattivi funzionamenti. L’Amministrazione è impegnata anche nell’attuazione del Piano Urbano della Mobilità, che prevede tra l’altro la creazione di corsie preferenziali e percorsi alternativi per gli autobus, che produrranno un miglioramento ulteriore dei collegamenti e della loro puntualità.

A regime, cioè nel 2014, questa revisione produrrà risparmi per 1,5 milioni di euro.

I piani alternativi di riduzione delle spese prendevano in considerazioni, tra le altre ipotesi, l’aumento del costo degli stalli blu e l’aumento del prezzo dei biglietti e degli abbonamenti, già attuato nei due anni precedenti e che l’Amministrazione ritiene non praticabile ancora in un momento di crisi per i cittadini. In ogni caso le entrate di biglietti e abbonamenti copre tra il 20 e il 21 per cento del costo del servizio, dunque le risorse di un ipotetico aumento sarebbero state comunque limitate. Identica valutazione anche per l’ipotesi di sponsorizzare le fermate che comunque il Comune terrà in considerazione.