Agricoltura, necessari programmazione e investimenti

Conclusesi da poco le manifestazioni legate alla Settimana internazionale dell’acqua, la Federazione dei dottori agronomi e dottori forestali della Lombardia ha dedicato un approfondimento al tema dell’utilizzo delle risorse idriche nel settore primario.

“Com’è noto, agricoltura e disponibilità di acqua vanno di pari passo – esordisce il presidente di Fodaf, Giorgio Buizza –. Il clima è infatti da sempre uno dei principali elementi di aleatorietà nell’esercizio dell’attività produttiva in quasi tutti i comparti agricoli. Per questo motivo anche in materia di disponibilità idrica sono necessari programmazione e investimenti. Oggigiorno, purtroppo, mentre si considera assolutamente normale realizzare infrastrutture viarie e linee ad alta velocità, non si reputa altrettanto fondamentale investire in laghetti, canali e impianti di distribuzione dell’acqua, opere di ingegneria di cui forse pochi conoscono l’importanza e il valore tecnico. Le nuove opere devono poi essere accompagnate da una seria politica di eliminazione degli sprechi, riordino irriguo e incremento dell’efficienza delle reti esistenti”.

Se da un lato i professionisti evidenziano la necessità di un piano di investimenti di medio-lungo periodo, dall’altro invitano gli imprenditori agricoli ad operare scelte colturali coerenti con le disponibilità attuali: “Piantare coltivazioni che richiedono acqua senza averne la disponibilità – sottolineano gli esperti di Fodaf – è un azzardo; a volte può andare bene, a volte no. È sempre bene impostare un piano agronomico realistico e non subordinato ai capricci del clima”.

A margine di questo approfondimento la Federazione ha infine commentato il recente annuncio del ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, Mario Catania, che ha manifestato l’impegno del Mipaaf a convocare a breve un incontro con gli assessori regionali all’agricoltura proprio per discutere di lotta alla siccità per il prossimo futuro.

“Attendiamo di vedere le effettive conseguenze di questa doverosa presa di posizione – sottolinea Buizza -. Ci aspettiamo un approfondito esame della situazione affinché si possa andare oltre i consueti provvedimenti di carattere contingente. Ci aspettiamo altresì che vengano sentite alcune categorie chiave per la crescita della moderna agricoltura professionale, a partire dai nostri iscritti. I dottori agronomi e forestali conducono infatti quotidianamente una silenziosa battaglia a favore di un’agricoltura che sia al tempo stesso altamente produttiva e capace di un uso responsabile delle risorse naturali”.