Giffoni Valle Piana, Federico Salvatore chiude la stagione

Si conclude domani sera, giovedì 30 agosto, la XV edizione di Giffoni Teatro, l’evento promosso dall’Associazione omonima, presieduta da Mimma Cafaro, che ha tenuto banco per tutto il mese di agosto con 13 appuntamenti all’insegna del teatro e del suo più personale omaggio al patrimonio culturale napoletano.

Dopo aver ospitato, tra gli altri, Vincenzo Salemme, Michele Caputo, Francesco Paolantoni, Gino Rivieccio è la volta di un altro grande menestrello partenopeo: Federico Salvatore. Il poliedrico e carismatico artista sarà protagonista al Giardino degli Aranci di “Se Fossi San Gennaro”. Lo spettacolo, (prodotto da Arancia Records e Musicae’ Management), fulgido esempio del teatro – canzone, si offre al cantautore come occasione peculiare per denunciare le controversie vicende di Napoli.

In una scenografia semplice ed essenziale, i riflettori sono puntati su Salvatore che si muove funambolico tra denunce sociali, (in brani come Il Passatista o Se io fossi San Gennaro) e momenti di assoluta poesia, (Trenta Lire, Sul fondo del mare) e altri ancora di genuina goliardia (Azz, Ninna Nanna, La Signora Scognamiglio, Lo Sciacquone livellatore). Così l’attore si racconta e racconta fatti e misfatti quotidiani dalla sua privilegiata posizione di sensibile osservatore, con qualche vena nostalgica ma con l’energia di sempre, un acuto spirito critico ma anche un’immancabile fiducia nei sentimenti e nell’arte. Lo spettacolo presenta brani tratti dagli ultimi dieci anni di produzione dell’artista, ognuno introdotto da un monologo in cui ritroviamo intatto lo straordinario affabulatore partenopeo. Ed ecco che l’eterna querelle tra Federico e Salvatore torna, stilizzata nella giusta contrapposizione tra brani elettrici ed acustici: una nuova sorprendente veste per un artista che oggi raggiunge la piena maturità e che nel teatro-canzone trova la sua nuova promettente strada. Due ore di canto – racconto fra ironia, umorismo e comicità, fra canzoni e monologhi di un 50enne napoletano che si guarda allo specchio e che si lascia ispirare da quella canzone – denuncia da lui scritta nel 2011, “Se Fossi San Gennaro” appunto, in cui si fa portavoce di un grido comune di tutti i napoletani per dire quello che pensano veramente. Federico Salvatore alterna momenti commoventi a momenti esilaranti, tutto dosato in modo estremamente equilibrato. Ad accompagnarlo sul palco una affiatatissima e raffinata band composta da Menotti Minirvini (basso e contrabbasso), Giacomo Anselmi (chitarre) Luigi Zaccheo (piano e tastiere) e Daniele Iacono (batteria e percussioni). Fonico:Alberto Recchia; luci: Alessio Sepe.

Nel frattempo, mentre cala il sipario sulla XV edizione estiva dell’evento, l’associazione promotrice annuncia già il ritorno invernale alla Sala Truffaut. Nessuna pausa nei mesi freddi, ma un cartellone di tutto rispetto che da dicembre ad aprile tenterà di accontentare, senza presunzione, i gusti dei suoi sempre più numerosi spettatori.

Anche l’ultimo spettacolo della XV edizione sarà preceduto dall'”Incontro al Caffè”, il simpatico momento di conversazione e di confronto al fresco della Bottega del Gelato nella Piazza Umberto I di Giffoni Valle Piana che anticiperà la performance di Federico Salvatore.