Inaugurata a Catania la mostra di Ottavio d’Ots

Venti tele, un’inedita e controversa performance artistica: è la mostra personale pittorica “Non voglio essere ricordato per avere stilizzato un cavaliere crociato” di Ottavio d’Ots. La mostra è stata inaugurata a Catania nella Sala Refettorio del Palazzo della Cultura (piano terra).

Il percorso espositivo, con ingresso gratuito, riserva sorprese e colpi di scena. E’ seguito il dibattito con la curatrice Marilisa Yolanda Spironello, l’intervento dello scrittore Ottavio Cappellani e la performance canora del gruppo Ach Tura.

Un evento d’arte contemporanea che – spiega l’artista catanese – nasce dall’esigenza di combattere l’appiattimento dell’arte contemporanea che oggi tende a essere una fabbrica di loghi, slogan e concetti avulsi da passione sentimento e soprattutto fantasia. «Se voglio leggere un fumetto, lo acquisto in edicola, non ho bisogno di andare in un museo». Da qui nasce il «cavaliere crociato» che combatte se stesso per migliorarsi, e il concetto che porta con sé”.

Otto tavole lungo un corridoio che porta alla stanza della passione e della fantasia, dove si trovano le sue opere pittoriche. A far da collante in questo cammino è stato lui stesso con una performance dal titolo “la passione di Pinocchio”: “Lungi da ogni blasfemia – spiega l’autore –  il performer vuole trasmettere il suo dolore proveniente dalla crocifissione della fantasia infantile. La morte di Pinocchio parallela al Cristo rappresenta il livello massimo di astio verso chi sogna. Siamo tutti colpevoli e abbiamo bisogno di “morire” per capire i nostri errori. La rinascita, dunque la risurrezione, sono necessari per la speranza. Bisogna attingere alle nostre origini più fanciullesche, bisogna “risciacquare” i panni lungo le rive dell’Amenano”.

Spiega la curatrice Marilisa Yolanda Spironello: “Scrutare le dimensionalità pittoriche di Ottavio D’Urso comporta inevitabilmente l’iniziazione ad un percorso quasi eretico, in cui l’artista non cerca certezze o nuovi campi di confronto dialettico, bensì quella stessa relatività della verità che è, al contempo, catarsi e sogno, ispirazione e palingenesi, immaginazione e speranza”.

La mostra, realizzata con il sostegno del Comune di Catania, sarà visitabile fino al 9 settembre dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 15:30 alle 19:00 (con apertura la domenica mattina).