Africo, ritrovati manufatti in bronzo ed una armatura

Mentre si festeggia il quarantennale della scoperta dei Bronzi di Riace, lo Ionio si “agita”. Una scultura in bronzo dorato, effigiante un leone, è stata ritrovata nel mare antistante il Capo Zeffirio, fra Africo e Bianco. Un pannello quadrato largo cinquanta centimetri, che sicuramente viaggiava su una nave affondata nel mare smeraldino calabrese. Leo Morabito appassionato di immersioni e Bruno Bruzzaniti, in vacanza sulla ionica, hanno fatto la pesca miracolosa e riportato a riva il reperto dal peso considerevole, una quindicina di chili. Alla loro scoperta si è aggiunta quella ulteriore fatta da Bartolo Priolo, una intera armatura in bronzo e rame, ritrovata incastrata fra gli scogli del Capo. Tutto intorno ai ritrovamenti il fondale appare tappezzato da cocci di ceramica multicolore. Il quadro d’insieme conferma con tutta probabilità la presenza di una nave da carico, che qualche esperto interpellato ipotizza essere fenicia o greca. I ritrovamenti sono stati prontamente denunciati alle autorità competenti e si attendono i rilievi di legge che potranno dare contezza dell’importanza della scoperta. Dovessero confermarsi le ipotesi avanzate ufficiosamente dagli archeologi il ritrovamento avrebbe una rilevanza straordinaria. La valenza e il pregio del materiale già ritrovato denuncerebbero un carico di valore inestimabile.

“I calabresi hanno avuto l’ulteriore fortuna di bissare il ritrovamento dei Bronzi – si legge in un comunicato de La Riviera – e noi tutti dobbiamo avere la forza di sfruttare nel miglior modo possibile questa nuova chance che il mare e i ritrovatori ci hanno regalato”.