Perugia, morti bianche urgente legge regionale

Sull’urgenza della approvazione di una legge regionale di contrasto alle “cadute dall’alto”, dopo il recente ennesimo incidente che è costato la vita ad un giovane di origine marocchina, residente a Città di Castello, l’assessore regionale ai lavori pubblici e alla sicurezza nei cantieri, Stefano Vinti, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “La tragica morte di Mohamed Ladhi, operaio ventiseienne di Città di Castello originario del Marocco, avvenuta a Greve di Chienti in Toscana mentre smontava un tetto in eternit, ripropone in tutta la sua drammaticità le morti sul lavoro dovute alle cadute dall’alto.

La Giunta Regionaledell’Umbria, consapevole della necessità di una normativa più stringente per debellare un fenomeno grave, (circa il 30% delle morti sul lavoro sono causate da cadute dall’alto) si è dotata di ‘apposite linee guida di indirizzo per la prevenzione delle cadute dall’alto’.

Inoltre,la Giunta, a febbraio ha approvato la costruzione di un gruppo di lavoro tecnico con il mandato di redigere una proposta di legge regionale in materia di lavori in quota.

Il gruppo di lavoro si è insediato ad aprile e ha lavorato intensamente in altre cinque sedute plenarie.

La Giuntaregionale ha inoltre indicato la necessità e l’esigenza di una integrazione complessiva delle tutele già previste nel D.Lgs. n°81/2008 e renderle uniformi su tutto il territorio regionale per tutti i lavoratori, indipendentemente dal comparto in cui operano: edilizia, industria e agricoltura.

Un lavoro complesso tecnicamente, ma urgente sul piano sociale. Il grugno di lavoro è stato convocato per i primi giorni di settembre con l’obiettivo di concludere rapidamente la prima stesura della legge di cui si sente l’esigenza di l’urgente promulgazione.