Taranto, agguato nel mirino Angelo Pizzoleo, Salvatore e Benito Giannone

Il centro pugliese piomba nell’incubo di una guerra di mafia. Nella notte di San Lorenzo non sono state le stelle a cadere ma i proiettili che hanno raggiunto tre uomini, due dei quali fratelli. Ilfatto di sangue davanti ad una farmacia in via Orsini nel rione Tamburi. Nel mirino pregiudicati per reati legati allo spaccio e alle rapine. Angelo Pizzoleo, tarantino di 37 anni colpito da due proiettili al braccio e ad torace; Salvatore Giannone, 34 anni, tarantino, ferito da tre colpi di pistola al gluteo e alla coscia; suo fratello Benito Giannone, 25 anni, attinto da un proiettile alla spalla sinistra. Tutti sono stati ricoverati in prognosi riservata al Santissima Annunziata di Taranto. Angelo Pizzoleo e Benito Giannone, però, dicono i medici che ieri sera li hanno operati per ridurre i danni dei colpi di pistola, rischiano la vita a causa delle conseguenze delle ferite riportate nell’agguato. I sicari sono giunti a bordo di una Lancia Y scura. L’auto viaggiava verso la strada per Statte. Giunto all’altezza della piazza della chiesa, il conducente ha bruscamente invertito la marcia e ha inchiodato la vettura a pochi passi dai tre uomini. I colpi sono partiti dall’interno dell’auto. Tutti ad altezza d’uomo. Chi ha sparato, evidentemente, non voleva che fosse solo un avvertimento. I proiettili hanno tagliato l’aria tra il fuggi fuggi della gente che, a quell’ora, ancora affollava la strada principale del rione Tamburi. Ad indagare sul triplice ferimento i Carabinieri. I due sicari potrebbero essere stati immortalati nel video della farmacia. Resta ancora oscuro il movente e soprattutto resta il sospetto che l’agguato di via Orsini possa essere, a sette giorni di distanza, il drammatico secondo tempo dell’omicidio di Nicola Nibbio.