Rimini, la Provincia promuove il patto dei sindaci per il risparmio energetico

La Provincia in collaborazione con Anci Emilia Romagna ha svolto diversi incontri con i Comuni per sollecitarli ad aderire al Patto dei sindaci, l’iniziativa promossa dalla Unione Europea per impegnare i comuni di tutta Europa a ridurre di almeno il 20% l’emissione di CO2.

La Regione ha stanziato circa un milione di euro per incoraggiare i Comuni ad aderire, purché lo facciano nelle forme associate previste dalla normativa regionale (Unioni e Comunità Montane). Nell’ambito di tale iniziativa le Province possono agire come “struttura di coordinamento”, per supportare i comuni nelle attività di redazione dei piani di azioni di riduzione dell’inquinamento.

In considerazione del fatto che stanno arrivando alla Provincia le delibere adottate dai Comuni a riguardo, l’Assessore all’Energia e Ambiente Stefania Sabba ha scritto ai Sindaci per proporre la costituzione di un tavolo di lavoro specifico.

In sostanza tutti Comuni della provincia, potranno dar vita al Club del Patto dei Sindaci che diviene: luogo di lavoro per impostare in maniera comune la metodologia delle azioni da adottare in funzione del Patto; un ambito per lo scambio di esperienze, anche in considerazione dei diversi livelli di conoscenza e di intervento tra i Comuni, ad esempio Rimini ha già aderito; ed infine strumento per condividere iniziative da adottare sul territorio tenuto conto delle diverse specificità (costa, entroterra, aree montane)

Al di là del risparmio energetico, i risultati delle azioni dei firmatari sono molteplici:  un ambiente e una qualità della vita migliore; un’accresciuta competitività economica;  una maggiore indipendenza energetica.

Obiettivi contenuti, in maniera concreta, nel Piano dell’Energia della Provincia recentemente approvato e che attraverso il lavoro del Club del Patto dei Sindaci, può trovare un utile strumento per raggiungere gli obiettivi che sono delineati proprio iniziando dal risparmio energetico (-20%) , per proseguire con la diminuzione delle sostanze inquinanti prodotte, ed infine per arrivare ad un aumento del 17%  dell’energia derivante dalla fonte rinnovabili.