Valomorea, sposo ubriaco aggredisce agenti prima notte in carcere

Singolare episodio in provincia di Como. Festa di nozze guastata dallo sposo ubriaco, arrestato mentre al ristorante di Valmorea lo attendevano per il pranzo. Dopo il “Si” in Municipio a Valmorea, la sposa è andata nel parco della sontuosa Villa Toplitz per le classiche foto e il filmino. Con loro i fratelli di lei. Lui ad un certo punto ha cominciato insultare due Guardie ecologiche del Comune impegnate in rituali controlli. Poi gliele ha “cantate” anche ai poliziotti chiamati dalle guardie. “Toglietevi la divisa e vi faccio vedere io, sono forte, sono un animale, vi uccido con le mie mani, razzisti ve la prendete con me perché sono nero ma io sono un pugile”. Si è pure scagliato contro l’auto della Polizia prendendola a cazzotti. Nei suoi confronti è scattata la denuncia per minaccia e oltraggio a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato ed è stato portato in cella di sicurezza dopo essere passato dall’infermeria per farsi fasciare una mano.

Protagonista un senegalese di 38 anni residente a Valmorea, che ha detto di fare il panettiere a Olgiate Comasco. Però risulta richiedente asilo politico in attesa di permesso definitivo. Così la cena nuziale è saltata e lo sposo è stato processato con rito direttissimo dalla Giudice Anna Azzena del Tribunale di Varese. I poliziotti si sono detti spiaciuti per aver rovinato la festa ma il senegalese “si rifiutava di fornire le generalità o le forniva false e vibrava pugni al cofano di un’auto”. Lo sposo si è detto pentito e dispiaciuto, il giudice ha accolto la richiesta di patteggiamento a dieci mesi con pena sospesa. Essendo la seconda sospensione, sarà condizionata al risarcimento danni morali ai poliziotti per 300 euro complessivi da devolversi entro un mese in beneficenza. La Giudice prima di dichiarare chiusa l’udienza ha invitato il senegalese a trattare bene la moglie “a prescindere dai motivi che li hanno portati al matrimonio”.