Mignano Monte Lungo, omicidio suicidio in caserma, movente passionale

A perdere la vita il maresciallo Angelo Simone, cinquantenne a capo della caserma residente a Cassino, e Tommaso Nella, il vice. Secondo le prime notizie tra i due c’erano dissapori per motivi di servizio e l’episodio sarebbe scaturito proprio da una lite tra i due militari. Nella caserma era presente anche un altro militare, accorso dopo avere udito gli spari, il quale si è trovato davanti i due colleghi morti.

Si è trattato di un omicidio-suicidio. Il maresciallo Angelo Simone al culmine di una lite con il suo vice, Tommaso Nella lo ha ucciso sparandogli. Poi ha rivolto l’arma verso di sé e si è tolto la vita.

Sarebbe una vicenda passionale, il movente dell’omicidio suicidio dei due Carabinieri. Anche se dall’Arma non c’è una conferma ufficiale è questa l’ipotesi investigativa sulla quale si lavora. I due militari, il comandante Angelo Simone, e il vice della caserma Tommaso Nella, sono usciti questa mattina preso in auto per servizio. Al rientro in caserma, poco prima delle dieci, una lite breve ma violenta nel corso della quale il comandante avrebbe sparato al commilitone uccidendolo e poi avrebbe rivolto l’arma contro di se suicidandosi. Il Carabiniere che faceva da piantone è accorso richiamato dagli spari ma ha trovato due cadaveri. Poco dopo è stato accompagnato in ospedale a bordo di un’ambulanza del 118 perché sotto choc.

A Mignano Monte Lungo, il 14 gennaio del 2009, finì la fuga del boss dei Casalesi Giuseppe Setola, catturato dopo anni di latitanza dai Carabinieri.