Crotone, quando la comunicazione può aiutare l’evangelizzazione

“Chi  volete che io liberi? Gesù o Barabba?” è stato questo il tema del convegno indetto a Crotone dall’Arcidiocesi cittadina in collaborazione all’ Associazione culturale “Krisis” ed al mensile “Kairos Kroton”. Dedicato alle riflessione sul ruolo della stampa che nel Crotonese registra purtroppo   anche la difficoltà di chi fa cronaca a confrontarsi con la verità, quando questa si scontra con i potenti di turno che siano la mafia o la politica, il convegno ha registrato i saluti di don Francesco Spadola presidente dell’associazione Krisis e condirettore de Kairos, di Lucia Bellassai presidente del “Meic” di Crotone, la relazione del professor Giuseppe Mazza che ha offerto ai partecipanti all’iniziativa un approfondimento sulla tematica della comunicazione ed i saluti dell’arcivescovo di Crotone e Santa Severina mons. Domenico Graziani. Quali le finalità del convegno cui, nel pensiero degli organizzatori,  ne dovrebbero seguire degli altri analoghi? Quelli di contribuire, come ha evidenziato don Francesco Spadola, alla “costruzione di un mondo più socievole ed etico coinvolgendo anche la politica. In un periodo caratterizzato alla poca speranza in un mondo in crisi – ha sottolineato il sacerdote – il compito dei laici cristiani è quello di ricercare uno sviluppo sostenibile, offrendo dei fermenti di crescita ed una nuova linfa alla nostra società. In un mondo sempre più “nuova Babele”, come ha sottolineato il sommo Pontefice il nostro compito è quello di contribuire alla costruzione di un senso civico ed educare alla lettura dei mass media che tante volte arrivano nelle nostre case ancor prima che nelle edicole grazie al web”. Proprio in quest’ottica s’inserisce l’esperienza di “Kairos Kroton” che diretto da Iginio Carvelli da quattro anni ormai rappresenta una voce autorevole nel Crotonese offrendo, mensilmente, una pluralità di approfondimenti e di spunti di riflessione con la finalità di svegliare una società sempre più assopita. In tale scenario, anche il convegno di confronto ha voluto offrire uno stimolo ai partecipanti che, fra le altre cose, hanno recepito l’invito di Lucia Bellassai che oltre a dirigere il Movimento ecclesiastico di impegno culturale è una giornalista ed animatrice culturale da tempo impegnata nel Crotonese. “Oggi come non mai – ha sottolineato – occorre incantare i nostri lettori anche con onestà ed impegno culturale. Tutti in questa società – ha aggiunto la Bellassai – recitiamo un ruolo con numerose parole, quanto la Parola vera è una sola, quella di Cristo”. A precedere la lezione del prof.  Mazza che ha offerto ai presenti un percorso nell’evoluzione dei mass media e dei mass media cattolici in Italia con un’attenzione ai numerosi messaggi e codici di comunicazione, il saluto dell’arcivescovo Graziani che ha voluto soffermarsi sul concetto di liminità. “Ci sono dei Cristiani – ha sottolineato mons. Graziani – che vivono sulla soglia della Chiesa troppe volte senza il coraggio di entrare. Compito di noi Cristiani – ha aggiunto – è prestare loro la nostra attenzione ed offrire loro la nostra amicizia. Come quei lavoratori che alla fine della giornata hanno il coraggio di dire: abbiamo fatto ciò che dobbiamo. Siamo dei servi inutili”. Fra i numerosi stimoli offerti agli ascoltatori da parte del prof. Mazza particolarmente forte l’invito a promuove la conoscenza di quei codici  di comunicazione che spesso sono poco noti a coloro che scrivono ed a coloro che leggono. Solo  con la conoscenza di tali codici, ha infatti sottolineato, esiste la concreta possibilità di non perdersi nell’ampio reticolo dell’informazione.  Francesco Rizza