La festa mariana come cultura della pace e dell’integrazione

 

 
Incontri di culture
La grande festa mariana in onore della Madonna di Capo Colonna deve essere intesa come momento di aggregazione e riflessione collettiva. È questo l’obiettivo dell’Assessore comunale alla Cultura di Crotone dott. Piero Cotronei il quale ha organizzato per il 17 e 18 maggio una “due giorni” all’insegna degli “Incontri di Culture”.Temi attualissimi come terrorismo, guerre civili e religiose, divisioni tra popoli ma anche integrazione, accoglienza e soprattutto pace sono legati dal comune denominatore della cultura. Sono i temi che saranno dibattuti durante la “due giorni”. Si inizia giovedì 17 maggio alle ore 17presso la sede della Lega Navale dove sarà presentato  il libro “Un Istante Prima” di Stefano Dambruoso e Vincenzo Spagnolo. Stefano Dambruoso è un magistato, già sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Milano. Vincenzo Spagnolo, crotonese di nascita, è un giornalista che ha scritto anche per l’Avvenire. “Un Istante Prima” riporta le riflessioni di un magistrato tenace come Stefano Dambruoso raccolte dal giornalista d’inchiesta Vicenzo Spagnolo su come è nato e cambiato il fenomeno del terrorismo internazionale a dieci anni di distanza dall’11 settembre. “La presentazione del libro”, per Cotronei, “è una base di partenza per una più ampia discussione anche sui temi dell’integrazione che sul nostro territorio è un argomento mai abbastanza dibattuto”. L’incontro sarà moderato da Christian Palmieri  con gli interventi del sindaco Peppino Vallone, dello stesso assessore Cotronei e di Don Pino Silvestre Docente del Pontificio Seminario Teologico Pio X di Catanzaro. Il 18 maggio, invece, alle ore 9 nella sala consiliare del Municipio la città incontrerà il Patriarca Latino di Gerusalemme Mons. Fuad Twal “Il Patriarca-  ancora Cotronei – che ci onora della sua visita è testimone diretto a Gerusalemme di una contraddizione: dove ci dovrebbe essere la pace c’è la guerra ma anche un esempio di come gli uomini si impegnino a ricercare la pace attraverso l’integrazione tra popoli”. Insomma “il Patriarca è uomo di pace ed il vento della pace che porta con sé investirà anche la città di Crotone”, questo l’auspicio del dott. Cotronei.