Tsunami sul Monte dei Paschi

Le Fiamme Gialle si sono presentate prima dell’apertura degli uffici a Rocca Salimbeni, sede della banca. I finanzieri non si sono limitati agli uffici di Rocca Salimbeni e alla sede della Fondazione, ma sono andati anche nelle case degli ex dirigenti del Monte, primo fra tutti, l’ex presidente della banca Mps Giuseppe Mussari, ora presidente dell’Abi. La sua casa e il suo ufficio sono stati perquisiti ma non è indagato. Perquisizioni sono state effettuate anche nell’abitazione del presidente Gabriello Mancini, di Antonio Vigni, ex dg del Monte e dell’attuale direttore generale della Fondazione Mps Claudio Pieri e di altri dirigenti sia della Fondazione sia della Banca. Altre perquisizioni sono state fatte in altre città d’Italia come Padova e Milano. Al centro dell’inchiesta, l’acquisizione della Banca Antonveneta avvenuta nel 2008. Ci sono almeno due indagati. Gli avvisi di garanzia sono stati notificati a esponenti di Mps.

Sono tutti bloccati i computer della Direzione generale di Banca Monte dei Paschi. La Guardia di Finanza ha bloccato il server a cui fanno riferimento. Sono 147, in totale, gli uomini impegnati nelle perquisizioni effettuate a Siena, Firenze, Roma, Milano, Mantova e Padova. Il neo presidente di Banca Monte dei Paschi Alessandro Profumo e l’ad Fabrizio Viola stanno seguendo passo passo le operazioni. Altre perquisizioni sono in corso anche nelle sedi del Comune e della Provincia di Siena. Le perquisizioni, oltre che nella sede del Monte dei Paschi, sono state effettuate in sedi di società e abitazioni private di funzionari e dirigenti Mps a Siena, Roma, Firenze, Milano, Padova e Mantova.

L’indagine su Banca Monte dei Paschi e in particolare sulla acquisizione di Antonveneta sarebbe partita nell’autunno scorso. Gli uomini del gruppo valutario della Guardia di Finanza di Roma vogliono capire come il Monte abbia acquisito l’Istituto veneto ad un prezzo di 9,3 milioni di euro (poi salito a 10,3) dall’Istituto spagnolo Santander che solo due mesi prima aveva pagato la stessa Antonveneta 6,6 milioni di euro. Ad aprile lo “spettro” dell’acquisizione lampo di Antonveneta nel 2008 da parte del Monte dei Paschi tornò al centro dell’assemblea della banca. E’ il presidente del collegio sindacale uscente, Tommaso Di Tanno, ad affrontare il tema sollecitato da un’azionista. “Il valore patrimoniale della banca era di 2,3 miliardi e fu acquistata per 9 miliardi. Non entro nel merito se il prezzo di 9 miliardi era appropriato”. Di Tanno ricorda che la due diligence preventiva sulla banca veneta “non fu fatta”, tuttavia i dati “risultarono veritieri”. Ci furono forti contestazioni da un socio dopo l’indicazione di Di Tanno.

“L’indagine riguarda l’aumento di capitale del 2008 per la parte del cosiddetto Fresh da un miliardo di euro. L’ipotesi è di ostacolo all’autorità di vigilanza”. Con queste parole il Banca Monte dei Paschi di Siena ha confermato l’indagine. “La Banca assicura come sempre – fanno sapere dal Monte – la massima collaborazione e ribadisce la propria fiducia nella magistratura”.

La Procura di Siena indaga ipotizzando come reati “manipolazione del mercato ed ostacolo alle funzioni delle autorità di vigilanza in relazione alle operazioni finanziarie di reperimento delle risorse necessarie alla acquisizione di Banca Antonveneta ed ai finanziamenti in essere a favore della Fondazione Monte dei Paschi”. È quanto spiega un comunicato della Procura di Siena diffuso dalla Guardia di Finanza in merito al blitz.

Mediobanca è stata oggetto di una perquisizione della Guardia di Finanza come istituzione informata dei fatti in relazione a operazioni poste in essere dal gruppo Mps, nelle quali Mediobanca ha ricoperto insieme ad altre primarie istituzioni internazionali un ruolo tecnico connesso con la sua ordinaria operatività. Uomini del nucleo valutario della Guardia di Finanza di Roma su mandato della procura di Siena hanno fatto una serie di perquisizioni nella sede di Banca Antonveneta, controllata dal Gruppo Monte dei Paschi di Siena, sequestrando varia documentazione. Alle perquisizioni collaborano anche uomini del nucleo di Polizia tributaria della Guardia di finanza di Padova.