Genova, sospettati per l’omicidio a Marassi

Ci sono alcuni sospettati nell’ambito dell’indagine sul rinvenimento del cadavere di un ingegnere ottantenne. L’uomo era stato legato al letto e massacrato di botte nel suo appartamento, a Genova Marassi. Alcuni giovani sono stati interrogati dai Carabinieri. I militari hanno confermato il furto di portafoglio e cellulare, mentre ci sono segni di un tentativo di scasso della cassaforte a muro.

L’uomo, al momento del ritrovamento, era nudo e legato al suo letto, con la faccia coperta di ecchimosi e lesioni e alcuni denti rotti. A scoprire il cadavere sono stati i carabinieri che, grazie ai vigili del fuoco, sono entrati nell’appartamento dell’ingegnere. Gli inquirenti non escludono che l’anziano possa essere morto al termine di un gioco erotico. Secondo una prima ricostruzione effettuata dai carabinieri, sul corpo dell’uomo, Antonio G., e sul letto c’erano evidenti tracce di attività sessuale. C’erano poi segni evidenti di tentativi di scassinare la cassaforte a muro che si trova nell’appartamento. L’appartamento è stato lasciato in ordine e la porta era chiusa. Il medico legale Marco Salvi che ha eseguito la ricognizione esterna del cadavere ha stabilito che il decesso potrebbe essere avvenuto tra sabato notte e domenica mattina. I carabinieri del Nucleo investigativo di Genova stanno ascoltando in queste ore alcune persone che frequentano gli ambienti omosessuali. Mercoledì sarà eseguita l’autopsia sul cadavere.