Indagine su suicidio di 32enne ucraina morta nel Commissariato di Villa Opicina

L’impianto di telesorveglianza del commissariato di Villa Opicina (Trieste), dove ieri si è suicidata una trentaduenne ucraina, Alina Djachuk, è stato sottoposto a sequestro dalla Procura di Trieste. A breve, il sostituto procuratore Massimo De Bortoli dovrebbe disporre una perizia tecnica sulle immagini. ”Stiamo cercando di ricostruire i fatti – ha spiegato il Procuratore Capo Michele Dalla Costa – poi vedremo se sarà ipotizzabile la responsabilità di qualcuno per la morte della donna che – ha sottolineato – era libera”. Fonte Ansa Fvg