I banditi ed i briganti di Enzo Ciconte

In altre occasioni vi avevamo parlato di Enzo Ciconte, politico, docente universitario e scrittore italiano da noi intervistato . Abbiamo commentato anche uno dei suoi scritti “Storia illustrate di cosa nostra”, oggi, invece, vi racconteremo di un altro suo libro “Banditi e Briganti, rivolta continua dal Cinquecento all’Ottocento edito da Rubbettino”.

Testo completo da leggere. L’autore abbraccia la storia del brigantaggio in tutto il suo excursus con abilita’ di osservazione, di analisi ed adeguato approfondimento. I briganti sono stati un po’ dappertutto: dai palazzi alle grandi capitali europee, allo stato pontificio, in tutte le regione d’Italia, a volte appoggiati, il piu’ delle volte traditi ed ancor piu’ giustiziati. A differenza dei pirati che si limitano ad assalire in mare, essi vivono intanati tra le montagne in un mondo fermo e reale nella perpetua sofferenza e alla loro ferocia risponde quella legale ancora piu’ crudele. La rivolta nasce dall’insoddisfazione dovuta ad un’economia rurale stentata, dalla resistenza al nuovo che apporta altri sacrifici, da lotte di potere locale alimentate da vendetta. L’autore, anche lui affascinato dalla misteriosa figura del brigante, nell’argomentare i vari dove, come e perche’ riconduce le lotte contadine al fenomeno del Brigantaggio. Pertanto il tutto e’ stato dettato dalla fame, dalla disperazione dal desiderio di quella giustizia che non arriva nei confronti di atavici soprusi. Nella trattazione non sono omesse figure di donne che diventano tali o perche’ rapite o perche’ compagne dei malandrini o per ribellione. Il successo del testo e’ attinente alla qualita’ della narrazione ricca, interessante e gradevole .