Agenti di scorta di Obama organizzano festini con prostitute

Brutta “tegola” su Barack Obama in piena campagna elettorale. L’incidente è serio anche per le ricadute internazionali. È scoppiato nel bel mezzo del “summit delle Americhe”, un’importante riunione annuale di tutti i leader continentali. Un vertice a cui Obama tiene molto, perché dal Messico alla Colombia, dal Brasile all’Argentina, la sua diplomazia è iperattiva soprattutto sul fronte economico: l’America Latina è in pieno boom ed è un mercato strategico che assorbe quote crescenti di esportazioni made in Usa. Ma è proprio all’arrivo di Obama a Cartagena, la città marittima della Colombia dove si tiene il summit, che è deflagrata la “bomba”. La notizia è arrivata all’Associated Press da fonti all’interno dei servizi segreti americani. Ben 12 agenti della scorta di Obama sono stati sospesi dal servizio e rispediti a gran velocità a Washington. La ragione di questo provvedimento disciplinare senza precedenti. I bodyguard di Obama avevano “preparato” l’arrivo del loro presidente con festini in compagnia di escort girl locali.

All’arrivo, il presidente ha trovato già la “squadra nuova” a occuparsi della sua sicurezza. La Casa Bianca almeno per ora si è trincerata dietro un silenzio impenetrabile. E’ un segnale del profondo imbarazzo che crea questo scandalo, perché abitualmente è l’ufficio stampa del presidente che preferisce gestire da vicino tutta la comunicazione su fatti attinenti al presidente.

Uno scandalo simile, davvero inedito per le circostanze, rischia di diventare l’argomento di conversazione principale per la stampa che segue il vertice (e perfino per i leader, almeno nelle chiacchiere informali…). Per i repubblicani è un regalo insperato, che viene subito dopo la gaffe di una consigliera di Obama che per criticare la moglie di Romney (“non ha mai lavorato in vita sua”) ha implicitamente offeso tutte le casalinghe d’America.