Catania, sorpreso a fumare a 13 anni si toglie la vita

Il capoluogo etneo è sconvolto per la terribile morte di un ragazzino lanciatosi dal balcone della cucina di casa, dopo un litigio con la madre che lo aveva rimproverato perchè lo aveva sorpreso a fumare. Il ragazzo si è buttato dal balcone della cucina di casa, al terzo piano di un palazzo di via Vecchia Ognina. Soccorso immediatamente, è stato portato d’urgenza all’ospedale Cannizzaro ma non ce l’ha fatta. Simone avrebbe compiuto 14 anni il prossimo fine maggio. Non aveva mai avuto problemi nè mostrato disagi psicologici. Alla base del suo gesto estremo vi era stato il rimprovero da parte della madre che lo aveva sgridato perchè lo aveva sorpreso a fumare. Secondo quanto ricostruito, la donna aveva fatto notare al figlio che il fumo nuoce alla salute, ma senza usare toni particolarmente severi. Il padre del ragazzo non era in casa al momento della tragedia, perché fuori per lavoro ed è rientrato d’urgenza a Catania. La famiglia, disperata, si è chiusa nel silenzio.

La Procura della Repubblica ha ritenuto di non fare svolgere ulteriori indagini, ritenendo il caso chiaro nella sua dinamica, e quindi ha chiuso il fascicolo e ha disposto la restituzione della salma alla famiglia.