Delianuova nel sangue, commozione ai funerali di Giuseppe Strano

La Piana di Gioia Tauro si è stretta al dolore della famiglia del commerciante ucciso sabato sera nel corso di una rapina nel suo supermercato. ”Delianuova – ha detto il parroco don Bruno Cocolo nella sua omelia – come anche altri centri della Piana, è piegata. Il male esiste, Peppe lo ha sperimentato sulla sua pelle, e rischia di rompere gli argini e trascinarci tutti. Ma noi dobbiamo essere più forti del male e vincerlo, come Gesù. Dobbiamo essere noi i primi a rialzare la testa perché dentro di noi ci sono le energie per farlo”.

Nella chiesa dell’Assunta, alla presenza del sindaco di Delianuova Rocco Corigliano, che ha proclamato il lutto cittadino, e di Marco Cascarano, sindaco di Cinquefrondi, paese d’origine dei tre giovani rapinatori, uno dei quali, Luigi Napoli, è rimasto ucciso nell’assalto al supermercato, il parroco ha sostenuto che quello della Piana di Gioia Tauro è un ”territorio abbandonato, spesso preso in giro. Tutti sono pronti a fare promesse ma mai a mantenerle. Anche la chiesa deve interrogarsi. Presto avremo il nuovo vescovo, venga sapendo che qui c’é da lavorare e da rimboccarsi le maniche”. Quindi ha rivolto un invito ai padri a non accondiscendere a tutto sostenendo che ”spesso i bar, le strade, se non addirittura le famiglie, diventano sedi dove si insegnano disvalori. Molti giovani a Delianuova girano con la pistola. Non intendo criminalizzare il nostro paese ma parlo per prevenire mali più gravi. E’ ora di non difendere i figli a tutti costi. Il male si condanna e si isola”.