I maoisti intenzionati ad uccidere Paolo Bosusco

Svanisce per ora la speranza di arrivare in tempi rapidi alla liberazione di Paolo Bosusco, il tour operator piemontese nelle mani dei guerriglieri maoisti dal 14 maggio scorso, quando fu sequestrato assieme al turista Claudio Colangelo nello stato indiano dell’Orissa. Sabyasachi Panda, leader del gruppo maoista che tiene in ostaggio Bosusco, ha risposto negativamente all’offerta del Governo dell’Orissa, frutto dell’intesa raggiunta con i negoziatori dei ribelli. Tornando a criticare l’atteggiamento delle autorità locali, Sabyasachi Panda, ha affermato che il Governo dell’Orissa dovrebbe impegnarsi per il rilascio di tutte e sette le persone in carcere che sono state richieste, e non solo di cinque. Nel nuovo messaggio audio, di cui dà conto il quotidiano The Hindu, Panda chiede inoltre che il Governo chiarisca la sua posizione su tutte le 13 richieste avanzate in precedenza per il rilascio di Bosusco. Tra queste, lo stop all’offensiva “Green Hunt” che New Delhi ha sferrato contro i ribelli e il divieto ai turisti di visitare le aree tribali. Così, continua a scorrere il tempo verso la scadenza del nuovo ultimatum imposto da Panda al Governo dell’Orissa per trovare un accordo che favorisca il rilascio di Paolo Bosusco. Nel precedente audiomessaggio, in cui il leader maoista si era detto particolarmente deluso dall’atteggiamento governativo, Panda ha indicato alle ore 15:00 di martedì prossimo la fine del tempo utile, oltre il quale Bosusco potrebbe essere eliminato.