Unicaa auspica un piano di rilancio per le foreste italiane

L’Osservatorio economico di Unicaa, l’organizzazione nazionale partecipata da Uniagronomi, Unima e Confcooperative, ha svolto una riflessione sullo stato delle foreste italiane. Il Ministero delle politiche agricole e la Rete rurale nazionale hanno infatti recentemente tracciato un bilancio sullo stato dei nostri boschi secondo quanto emerso dalle ricerche condotte durante il 2011, dichiarato dall’Onu Anno Internazionale delle Foreste.

L’Italia, sottolinea il Ministero, in controtendenza rispetto alle dinamiche globali, vede espandere i propri boschi appenninici ed alpini anche a causa di un progressivo abbandono dell’attività agricola e del pascolo che, inevitabilmente, favorisce la ricolonizzazione boschiva del territorio rurale. Boschi che, da un lato, si espandono e che, dall’altro, non vengono più gestiti.

“Oggi la superficie boschiva nel nostro Paese è di 10 milioni di ettari – sottolinea il presidente di Unicaa, Giambattista Merigo -, una superficie ragguardevole la quale richiederebbe un vero e proprio piano nazionale di rilancio per un comparto, quello forestale, che da tempo si confronta con una serie di problemi per ora senza soluzione”.

Il problema principale in molte regioni riguarda il lento degrado delle foreste, che vengono a volte addirittura abbandonate a se stesse. “Tra i motivi di questa situazione – spiega Merigo – rientra l’estrema parcellizzazione della proprietà del patrimonio boschivo in parecchie migliaia di piccoli appezzamenti”.

Il punto cruciale sarà quello di riuscire a valorizzare le risorse forestali autoctone in termini competitivi, incrementando le specie di maggior pregio e valutando le possibilità di utilizzo di una parte delle biomasse legnose locali in chiave energetica.