Marò, udienza non prima di Pasqua

Non si riunirà prima della prossima settimana l’Alta Corte di Kochi che deve stabilire quale giurisdizione applicare ai marò italiani in carcere. 1 Lo si è apppreso da fonti della delegazione italiana in Kerala. Lo stesso discorso vale per l’udienza davanti al giudice istruttore di Kollam per il rilascio della Enrica Lexie. Dopo aver ricevuto ieri una memoria della Farnesina a sostegno della giurisdizione italiana nel giudizio nei confronti di Massimiliano Latorre e e Salvatore Girone, il giudice P.S. Gopinatahn ha aggiornato la seduta senza fissare una nuova data. “Visto che la prossima udienza non è stata messa in calendario ieri sera – ha precisato una fonte – ormai è certo che se ne riparlerà la prossima settimana”, cioè dopo le vacanze pasquali. Intanto, nel dispositivo della sentenza con cui una sezione d’appello dell’Alta Corte ha annullato una sentenza di primo grado favorevole al rilascio della petroliera italiana, I giudici hanno chiarito che l’armatore potrà presentare una nuova richiesta al giudice istruttore di Kollam competente “entro una settimana dal ricevimento di una comunicazione scritta sulla sentenza”. A sua volta il giudice dovrà esprimersi “entro una settimana dalla presentazione di una istanza di rilascio della Enrica Lexie da parte del proprietario della nave”, i Fratelli d’Amato di Napoli. E prosegue anche Il lavoro dei mediatori designati dal governo dell’Orissa e dai maoisti per dare una soluzione al rapimento il 14 marzo di Paolo Bosusco ricomincia oggi nella guest house statale a Bhubaneswar. A quanto si è appreso, i negoziatori scelti dal “chief minister” Naveen Patnaik e guidati dal numero due del Dipartimento dell’Interno, Un Behera, si recheranno in fine mattinata nella guest house dove troveranno ad attenderli B.D. Sharma e Dandapani Mohanty. Ieri sera Patnaik ha rinnovato l’appello ai maoisti a rilasciare Bosusco per ragioni umanitarie, assicurando che una volta liberato l’ostaggio, il governo rispetterà gli impegni presi in cambio della sua liberazione. Insieme a Bosusco era stati sequestrato anche Claudio Colangelo, rilasciato con “un gesto di buona volontà” dalla guerriglia il 25 marzo. In un recente audio messaggio, il capo dei maoisti della zona, Sabyasachi Panda, ha posto tre condizioni per liberare l’ostaggio: 1) Revoca della proibizione imposta dal governo a sette organizzazioni filo-maoiste; 2) Rilascio di sette persone che scontano ingiustamente pene carcerarie (Kamlakant Sethi, Arati Majhi, Sujata, Gananath Patra, Subhashri Das che è moglie di Panda, Suka Nachika e Sudarshan Mandal); 3) Azioni nei confronti di agenti di polizia accusati di stupro e di avere ucciso militanti in falsi scontri a fuoco.