Imminente la liberazione di Claudio Colangelo

Dalle foreste del Daringibari, nel cuore dell’Orissa nell’oriente indiano, arrivano nuovi dettagli sulle condizioni di salute di Claudio Colangelo, il turista laziale appassionato di etnologia e medicina tribale caduto nelle mani dei maoisti naxaliti insieme alla sua guida, Paolo Bosusco. La sua liberazione potrebbe essere imminente, anche se “probabilmente non avverrà oggi ma nei prossimi giorni”, dice una fonte in contatto diretto con i rapitori.

Forse soffre il riacutizzarsi della malaria, certamente lo hanno messo a terra le “difficoltà di adattamento alla vita dura della giungla”. I due italiani vengono continuamente spostati, ogni giorno percorrono molti chilometri nel folto della vegetazione per evitare una possibile localizzazione da parte delle forze governative, che ieri hanno anche utilizzato un drone per scattare immagini dall’alto e tentare di individuare i rapitori. “Le molte ore di cammino – spiega la persona che ha parlato direttamente con i maoisti – stanno mettendo a dura prova la resistenza degli italiani, che non sono abituati a condizioni tanto estreme, e soprattutto di Claudio. Inoltre hanno avuto problemi con l’acqua, non potendo bere sempre quella imbottigliata ma dovendosi abbererare a quella di pozzo o a quella dei ruscelli, che quando è possibile è stata fatta bollire”.

La situazione è in costante evoluzione, i maoisti si rendono conto che stanno perdendo consenso e stanno cercando una via d’uscita onorevole dalla trappola d’immagine in cui si sono ficcati con il rapimento di due turisti stranieri. Le tredici richieste avanzate al governo dell’Orissa potrebbero ridursi a tre o quattro, le più accettabili per lo Stato indiano.

La speranza è che il Governo non continui a prendere tempo cercando di giocare al ribasso, ma chiuda la partita in poche mosse restituendo la libertà anche a Paolo Bosusco, la guida italiana che da molti anni vive gran parte dell’anno a Puri e che conosce benissimo l’Orissa e le sue tribù, dalle quali continuano ad arrivare attestati di stima e amicizia.