Per Wwf Friuli l’orso bruno è risorsa da valorizzare

È un mondo affascinante e ancora tutto da studiare e seguire nella sua evoluzione, quello della presenza dell’orso bruno sul territorio della nostra regione (Friuli): ed è proprio di questo imponente plantigrado che si parlerà giovedì 22 marzo a Udine, nel corso del primo dei cinque incontri organizzati dal WWF sulla fauna selvatica che, tra luci e ombre, sta lentamente ricolonizzando il Friuli Venezia Giulia. Ospiti di questa prima serata, che si terrà presso l’Aula Magna dell’Università della Terza Età “Paolo Naliato” a Udine, vicino alla chiesa del Seminario Arcivescovile, entrata da via Ellero 1, con inizio alle 18, saranno Roberta Leonarduzzi, Sara Vezzaro e Giuseppe Mattelig. Dopo la presentazione del “Il villaggio degli Orsi” che gestisce e coordina le attività del Centro Visite di Pulfero a cura della presidente dell’associazione Roberta Leonarduzzi, Sara Vezzaro – che ha collaborato al gruppo di ricerca sulla Fauna Selvatica dell’Università di Udine, sotto la guida di Stefano Filacorda e ha partecipato attivamente alle catture e al monitoraggio dell’orso bruno e della lince nel 2007 – descriverà in breve l’ecologia e la biologia dell’orso bruno, i metodi di cattura e di monitoraggio e lo stato attuale di conservazione. Con riferimento alle problematiche che la gestione di questa specie presenta, parlerà anche del ruolo attivo che ha la popolazione nella sua conservazione e gestione. Gli aspetti inerenti alle catture e al monitoraggio saranno infine approfonditi da Giuseppe Mattelig, vice presidente del Villaggio degli Orsi nonché esperto di gestione faunistico-venatoria, il quale racconterà la propria esperienza sul campo, avendo lavorato al progetto Interreg  Italia-Slovenia per il monitoraggio dei Grandi Carnivori come operatore per le catture dell’orso bruno nelle Valli del Natisone. Due parole, infine, saranno spese dal presidente del WWF Fvg Roberto Pizzutti per ricordare come il WWF Italia sia, insieme alla Regione Friuli Venezia Giulia e ad altri enti locali, uno dei partner del progetto LIFE Arctos “Conservazione dell’orso bruno: azioni coordinate per l’areale alpino e appenninico”, finanziato dalla Commissione europea per definire, attuare e condividere esperienze, metodologie e strumenti che consentano di provvedere alla tutela dell’orso bruno in maniera efficace, facilitandone la convivenza con l’uomo ed incrementando l’attrattività turistica del territorio interessato.