Paolo Menis Pd soddisfatto per approvazione su petizione Ccsvi

“Per una volta ha vinto la buona politica, la sua capacità di ascoltare i bisogni dei cittadini e di dare loro delle risposte efficaci nel pieno rispetto della legalità”. È il commento soddisfatto del consigliere Fvg Pd Paolo Menis in merito all’approvazione della petizione che chiede il ripristino delle cure per la Ccsvi  discussa questa mattina, 21 marzo, in consiglio regionale”. “Mi ero seriamente preoccupato quando ho visto il dibattito indugiare su alcuni tecnicismi e soffermarsi su questioni di carattere meramente economico, prosegue Menis, mentre il significato di quest’atto era di natura prevalentemente politica”. Oggi il consiglio regionale era chiamato a giudicare se fosse accettabile o meno che vi fosse una discriminazione tra cittadini, una disparità tra coloro che avevano disponibilità economiche e potevano recarsi presso strutture private per ottenere comunque l’intervento e coloro che – essendo costretti a rivolgersi al pubblico – dovevano dire addio alla speranza di migliorare la propria condizione. “Questa è la realtà che abbiamo di fronte e su cui 11mila persone ci hanno chiesto un aiuto”. “Inutile soffermarsi sulle conseguenze che il perdurare di una simile situazione avrebbe comportato, a partire dall’ulteriore proliferare di un pericoloso fenomeno a cui abbiamo assistito in questi mesi, ovvero il turismo sanitario, un vero e proprio pellegrinaggio della speranza spesso verso strutture che presentano scarse garanzie dal punto di vista igienico-sanitario e nessun controllo di natura istituzionale”. “Non è un caso quindi, come ho ricordato nel mio intervento, che l’esame delle petizioni popolari venga affidato al consiglio e non, ad esempio, alle direzioni regionali competenti, ed il motivo sta proprio nel fatto che in queste circostanze oggetto di valutazione non devono essere esclusivamente gli aspetti tecnici ma anche l’impatto sociale, i risvolti economici, le prospettive e le ricadute di tali scelte sulla vita dei cittadini, tutte prerogative della politica”. “Fortunatamente alla fine ha prevalso il buon senso e la petizione ha avuto esito positivo, seppure con il supporto di un ordine del giorno a firma trasversale che ne ha precisato alcuni passaggi, in particolare riprendendo alcuni riferimenti alle circolari ministeriali ma salvaguardando l’autonomia dei medici e le legittime aspettative dei pazienti”.