A Udine incontri per affidamento di forniture beni e servizi alle coop sociali

Far conoscere per diffondere e condividere sul territorio l’“Atto di indirizzo per l’affidamento di forniture di beni e servizi con riserva alle Cooperative sociali di tipo B”. È l’obiettivo dell’assessorato provinciale alle politiche sociali di Udine che, con l’intento di incentivare tra gli enti locali l’utilizzo delle cooperative sociali, ha organizzato una serie di incontri rivolti propri agli enti locali del territorio. Dopo quello di Udine, è in programma il secondo incontro per illustrare nel dettaglio i contenuti del documento approvato lo scorso gennaio dalla Giunta. L’appuntamento è per domani, giovedì 22 marzo, nella Sala del Consiglio del Comune di Palmanova sarà rivolto a favore di tutti i Comuni della Bassa friulana. A questo seguirà un ultimo incontro per i Comuni dell’Alto Friuli. Come spiega l’assessore Piuzzi «con tale atto di indirizzola Provinciaha fornito ai propri Uffici e Servizi le direttive volte a valorizzare l’affidamento con riserva di forniture di beni o servizi alle cooperative sociali di tipo B, nonché le indicazioni circa le modalità operative ed attuative degli affidamenti stessi”. “Proprio in una fase di scarsità di risorse economiche e di generali difficoltà occupazionali – aggiunge Piuzzi – è di particolare importanza che l’amministrazione pubblica nel suo insieme utilizzi con la maggiore efficacia possibile la propria attività di acquisizione sul mercato di beni e servizi per lo svolgimento ordinario delle proprie funzioni istituzionali come strumento per il sostegno alle politiche pubbliche finalizzate allo sviluppo locale e sostenibile e alla coesione sociale”. L’incontro sarà quindi l’occasione per conoscere nel dettaglio, con particolare attenzione anche agli aspetti più tecnici e procedurali, lo strumento elaborato dalla Provincia quale modello cui eventualmente attingere al fine di realizzare un intervento mirato ad incentivare l’uso dei procedimenti di acquisto di beni e servizi per incrementare le opportunità occupazionali delle fasce più deboli della popolazione». Gli strumenti adottati potranno essere utili anche in relazione a quanto previsto dagli obiettivi regionali inseriti nelle linee guida dei Piani di zona 2013/2015 che si propongono analoghi obiettivi con l’incremento delle quote di servizi pubblici affidate alle cooperative sociali di inserimento lavorativo; la definizione, la condivisione, la divulgazione e l’utilizzo di clausole sociali in grado di riconoscere nei criteri di valutazione degli appalti il valore dei programmi di inserimento lavorativo di persone svantaggiate. «È di tutta evidenza – prosegue Piuzzi – come comportamenti adottati in maniera sinergica e diffusa dalle amministrazioni pubbliche del territorio provinciale rispetto ad appalti e affidamenti di servizi socialmente responsabili potranno incrementare e potenziare gli effetti delle scelte operate singolarmente dalla Provincia, da alcuni Comuni e da altri enti con ricadute positive sull’economia e sullo sviluppo del territorio».