Sul trasporto rotaia i sindacati Fvg chiedono incontro urgente in Regione

Resta alta la preoccupazione dei sindacati in merito alla situazione del trasporto ferroviario regionale Fvg, con Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti e Ugl Trasporti, che hanno richiesto all’assessore competente Riccardo Riccardi un incontro “urgentissimo”. “Sul tavolo ci sono i problemi e le criticità emerse con forza in queste ultime settimane, ma anche – sottolinea la segretaria della Fit Cisl Fvg, Lilli Bigoni – il crescente timore che una paventata scelta, da parte della Regione, di non prorogare il Contratto di Servizio con il Gruppo Ferrovie dello Stato, finirebbe per penalizzare gravemente sia l’utenza della regione, sia il personale del Comparto Ferroviario, che, in una situazione di costanti difficoltà ed in carenza di risorse e mezzi, ha sempre operato per cercare di fornire un servizio efficiente e di qualità”. “Restano poi i nodi noti,alimentati anche dalle scelte e della gestione costantemente adottate dai vertici aziendali nazionali e locali. Così – esemplifica Bigonil’assenza di Centri Direzionali, il problema delle figure Dirigenziali condivise con la Regione Veneto, la non corretta applicazione del dettato contrattuale in merito agli investimenti, ai piani di sviluppo, di nuove assunzioni e di tutela delle professionalità, oltre ai necessari interventi legati alla sicurezza, ai processi d’esternalizzazione d’attività”. Insomma, la situazione è critica se si aggiungono anche  la carenza di risorse e mezzi e di personale, la vetustà del materiale rotabile, i problemi legati ai cicli di manutenzione dei mezzi ed alla circolazione dei treni, la non ottimale organizzazione del lavoro, oltre alla preoccupazione in merito ai numerosi episodi d’aggressione a danno del personale operante a bordo dei treni. Al lungo elenco fornito dalla segretaria della Fit Cisl, va aggiunto anche che da novembre scorso vi è una nuova gestione dei turni del personale viaggiante per macro aree (nel nostro caso a livello di Triveneto), ed, a decorrere da febbraio, l’adozione di un nuovo programma automatico di turnazione (cd Ivu), che stanno creando problemi di ritardi e soppressioni treni in tutte le Regioni (non a caso nei giorni scorsi il Direttore Regionale del Trasporto Ferroviario Toscana ha scelto di sospendere temporaneamente la nuova organizzazione e gestione dei turni, a fronte dei numerosi ritardi e soppressione dei mezzi). “Non dimentichiamo – conclude Bigoni – l’atteggiamento dei giorni scorsi tenuto dai vertici aziendali delle Ferrovie, che, anziché ricercare e condividere con le parti sociali tutte le possibili soluzioni idonee ad evitare disagi e disservizi all’utenza, hanno iniquamente cercato d’attribuire tutte le responsabilità al proprio personale di bordo”. “Questo comportamento – spiega la sindacalista cislina – congiuntamente ad altre scelte e comportamenti sia della Società Rfi che della Società Trenitalia, ci fanno, fortemente, temere in un costante e progressivo abbandono e disinteresse da parte del Gruppo Ferrovie dello Stato nei confronti del nostro territorio”.