La magica poesia partenopea una Napoli da scoprire

La sera prima del mio viaggio in Campania, specificatamente nella città di Napoli, ero un po’ nervoso eppure non era la prima volta che affrontavo un viaggio in auto, che io ricordi partivo alla volta di Reggio Calabria e compivo il percorso pari a 1400 Km in 15 ore fermandomi solamente per consumare un caffè o un panino nelle stazioni di servizio.

Il motivo del mio nervosismo questa volta era dovuto agli innumerevoli ricordi che ancora circolano liberamente come neuroni nella mia testa, Napoli è stata da sempre nel mio cuore e vi resterà fino a che non smetterà di battere.

Il nome di Napoli oltre che alla sua bellissima storia, alle sue particolari tradizioni e alla lingua napoletana (tale personalmente la reputo e non un dialetto come lo è inteso oggi) è legato purtroppo ai rifiuti e alla malavita: la famigerata Camorra, che le toglie la sua naturale vitalità imprenditoriale e avvelena oltre che il territorio anche la sua quotidianità. Non è poi così tutto negativo, come la maggior parte della stampa si è prodigata a scrivere, Napoli, la vera Napoli significa cortesia, allegria, voglia di vivere, cultura,magia!

Napoli ha in se un fascino che lo si può avvertire stando solamente fra la gente di ogni giorno o visitando i quartieri e i rioni, io ci sono stato come pure a Spaccanapoli, San Severo, San Gennaro, Forcella, San Gregorio Armeno, la bellissima Piazza Plebiscito, la Galleria Umberto.

Quello che più colpisce di questa gente napoletana è la loro maniera di accoglierti, la gentilezza e la disponibilità; ma maggiormente il desiderio, la voglia di futuro che hanno specialmente la capacità del rassenerarsi dinanzi all’improbabile quotidiano. Ho camminato a lungo ripercorrendo un certo percorso che mi ero fatto in testa viaggiando, e non sono i luoghi blasonati, quelli li conoscono tutti; no il mio viaggio è stato tra il disaggio e l’occasione di guadagnare qualcosa da portare a casa e quindi osservare come al momento ci s’inventa qualcosa.

Ho visitato i mercatini rionali e le vie lontane dalla centralità ancora coi fili da palazzo a palazzo con la biancheria stesa, e la musica le canzoni napoletana, unito tutto ai profumi che uscendo dalle tante cucine invadono quelle vie. Ma quello che più mi ha colpito è la gioventù che c’è per queste vie ove ancora si gioca al pallone che ricorda ancora Maradona; ho fatto un parallelo tra la città di Udine e Napoli. Nell’una tanto c’è tanto silenzio che per le strade ad un crocevia se si presta attenzione si può udire il ticchettio dell’orologio del semaforo, mentre per le vie di Napoli non odi nemmeno la voce della persona che ti sta accanto, tanta allegria c’è!

Questa città ha una ricchezza infinita e sono i suoi monumenti, le piazze, le chiese, le vie, insomma l’ovunque. A san Severo ho visitato il – Cristo Velato – una scultura marmorea eseguita dal Sanmartino su ordine di Raimondo di Sangro. Quello che più colpisce di questa scultura è la religiosità della morte, la trasparenza del velo; e tutti me compreso oltre a provare una forte commozione  viene anche naturale pregare mentalmente, si saranno posti la domanda come sia stato possibile scolpire quel velo così trasparente, tutto su un unico blocco di marmo, mistero.

La sera, sono ritornato in quelle vie secondarie che tagliano e ricamano interi quartieri, e ho consumato un mix di tranci di pizza al gusto diverso da “Gennarino” e non solo queste, ma anche un assaggio di spaghetti alle vongole. Ho incontrato tanta gente e tutti mi hanno raccontato a grosse linee delle loro preoccupazioni, dell’incertezza del domani, ma quel “vabbuò” oltre alla musicalità della pronuncia racchiude in tantissime altre cose, come la speranza.

Io consiglio di andare in questa città, Napoli! Andateci senza paura di essere depredati ( a me non è successo nulla e avevo a tracolla oltre che al mio inseparabile anche la macchina fotografica) siate più disponibili, più cortesi e quella gente così meravigliosa vi ricompenserà con altrettanta ospitalità, cortesia, e molte parole ….. tanti discorsi. Andateci a Napoli e ritornerete più sereni, più umani e con qualche chilo di troppo a causa della gustosa cucina partenopea. Ma di più per la cultura e per quell’impressionante patrimonio monumentale!!