Autovie Venete guarda ai Balcani

Costituita da poco più di un anno, e operativa dal settembre 2001, “JP Autoceste Fbih” la Concessionaria autostradale della Repubblica di Bosnia Erzegovina, attualmente gestisce solo un tratto di 37 chilometri (Sarajevo-Kakanj), ma altri cento, in fase di costruzione, saranno ultimati entro il 2014.

I programmi di infrastrutturazione del territorio però, sono ben più ampi e puntano a coprire tutto l’asse che dal mare Adriatico risale verso il confine con la Croazia in direzione Zagabria (Corridoio Vc) e la priorità del Governo è la rapidità. Parallelamente alla costruzione della rete autostradale, la società sta sviluppando tutti i sistemi operativi necessari alla gestione, pianificando l’organizzazione del servizio di assistenza al traffico e allestendo il parco mezzi.

Per scegliere il modello gestionale organizzativo migliore, il direttore Mirsad Niksic, il responsabile dei Sistemi Informatici Adnan Strojil e il responsabile della manutenzione Damir Kulenovic, accompagnati dall’ingegner Roberto Ferrarese che cura le relazioni con l’estero, hanno partecipato a un workshop operativo a Palmanova, organizzato da Autovie Venete.

Obiettivo dell’incontro, durante il quale sono state approfondite tutte le attività di Autovie, la verifica di una possibile partnership fra le due realtà che vedrebbe Autovie nel ruolo di tutor. Passaggio successivo la presentazione di un progetto europeo di collaborazione nell’ambito dell’Intelligent Transport Systems (Its), in particolare per quanto riguarda i servizi di infomobilità, un settore nel quale Autovie è leader.

Dopo la recente sottoscrizione del protocollo d’intesa con la concessionaria croata ARZ, un altro importante tassello si aggiunge nel novero delle collaborazioni internazionali di Autovie Venete che, ancora una volta, dimostra come il know how acquisito nel settore dell’innovazione tecnologica e il livello di servizi raggiunto, rappresenti un patrimonio prezioso spendibile sul mercato.

Il workshop, suddiviso in diverse sessioni, si è concluso con la visita del casello di Ronchis di Latisana e l’illustrazione del progetto per la trasformazione in autostrada del raccordo Villesse Gorizia.