La Lega Nord agitata dai vari Canton, Tosi e la corruzione

Il partito leghista è in piena esplosione. A Varese è caos totale. Dovrà essere rifatto il congresso che ha eletto i delegati provinciali per l’assise “nazionale” della Lega Lombarda del 1-3 giugno perché sarebbero state registrate alcune irregolarità nel processo di voto.

Secondo quanto si apprende, il segretario provinciale avrebbe conteggiato 332 voti, a fronte di un totale effettivo di 229 votanti. Il voto è stato annullato e ora in molti chiedono le dimissioni del segretario, Maurilio Canton (in foto).

Nella giornata domenica, si sono tenute in tutte le province della regione le votazioni per l’elezione dei delegati al congresso dal quale, l’1, il 2 e il 3 giugno, uscirà il nome del nuovo segretario della Lega lombarda, carica ricoperta da Giancarlo Giorgetti dal 2002. Proprio Giorgetti avrebbe annullato le “primarie” varesine e indetto una nuova convocazione che, secondo regolamento, dovrà avvenire entro 30 giorni.

Intanto sulla lista del sindaco di Verona e le frizioni con il Senatùr Umberto Bossi, interviene direttamente Flavio Tosi, che spiega la situazione dal suo punto di vista. “Bossi ha detto che immagina che ci sarà una trattativa, che non é una trattativa, ma un confronto su come chiamare la lista, perché la lista é assolutamente indispensabile, poi se si vuole valutare come chiamarla possibilità ce ne sono tante”.

Umberto Bossi, rispetto alla lista civica, aveva detto. “Se la fa si mette fuori automaticamente dalla Lega. Non penso che sarà così, verrà a trattare. Io non gli voglio male – aveva  aggiunto Bossi- ma se si mette a dire cose contrarie al programma della Lega non va bene”.

“La lista Tosi – ricorda il sindaco di Verona – era già presente nel 2007, non é un’invenzione di adesso, tra l’altro fu quella che raccolse il maggior consenso di tutta la coalizione e servì per raccogliere i voti di chi, pur non essendo leghista, voleva votare Flavio Tosi come sindaco. Adesso, siccome la Lega corre da sola, ha ancora più senso cercare di raccogliere consensi di chi ha apprezzato l’amministrazione uscente pur non votando la Lega nord”.

“Siccome ci sono i congressi da celebrare in giugno in Veneto e in Lombardia e un po’ di tensione c’é, qualcuno – lamenta il primo cittadino di Verona – cerca di mettere in contrapposzione Flavio Tosi con il movimento per metterlo in difficoltà in vista del congresso, perché la decisione di vietare le liste civiche con il nome del candidato é inaudita, non é mai stata presa, é stata presa solo questa volta”.

“Il congresso della Lega é il congresso della Lega, le elezioni di Verona sono per i veronesi e la città di Verona e c’é qualcuno che invece mette assieme le due cose sbagliando, perché é difficile spiegare ai cittadini veronesi che non si puo’ fare una lista civica, che loro voterebbero volentieri, e dire loro che questo non é possibile perché qualcuno nel movimento non lo vuole per mettere in difficoltà il sindaco su questioni politiche interne. Sono cose – conclude Tosi – da vecchia politica che non andrebbero fatte”.

Matteo Salvini, eurodeputato leghista, risponde a Bossi che ha minacciato di cacciare il sindaco di Verona se presentasse la lista civica. “Tosi, per la Lega, è una risorsa e non sicuramente un problema. Il suo nome non è in discussione. Secondo tutti i sondaggi, in primis quello della Bocconi, Flavio è il sindaco più amato d’Italia e di conseguenza è anche il più amato di tutta la Padania. È uno che ha ribaltato Verona da cima a fondo, e che nella sua città verrà votato da destra e da sinistra, oltre che dalla Lega, perché è uno che ama fare più che parlare. Tosi è nella Lega da anni e immagino che vincerà comunque, con la Lega e con chi lo sosterrà”.

“Spero che su Verona si trovi la quadra, come dice Bossi, l’obiettivo comunque è quello di portare a casa il Comune”, interviene il governatore del Veneto Luca Zaia. “La partita della lista con il nome del candidato – ha detto Zaia – è sempre stata vietata ne sono un esempio perché nel 2002 la lista Zaia per la Regione è diventata ‘Forza Marca’”.

“Tosi può andare tranquillamente da solo con la sua lista ed è in grado anche di vincere. C’è solo un problema di tipo regolamentare – dice Roberto Castelli – Comunque penso che tutto alla fine si risolverà. Vediamo se l’elettorato ci premierà per la coerenza o se, al contrario, ci punirà. Il passaggio fondamentale per la Lega arriverà il prossimo anno”.