Lo scrittore Andrea De Carlo nuota per gli altri

A Camogli, si è nuotato per beneficenza. La Giuva Baldini, per tutta la mattina, ha aperto la vasca a Nuotathon, l’evento di solidarietà ideato per raccogliere fondi di beneficenza.

Attraverso un modo originale e divertente, quello del nuoto appunto, Nuotathon vuole sostenere un numero sempre maggiore di associazioni italiane e i loro progetti. Ma non solo. Nuotathon, inoltre, rafforza il senso civico e di solidarietà delle società e sensibilizza la comunità riguardo l’importanza dell’attività sportiva per il benessere psico-fisico della persona. Ogni nuotatore, che ha potuto scegliere se gareggiare singolarmente o in gruppo, una volta iscritto ed essersi impegnato a ricoprire un certo numero di vasche, ha destinato un’offerta al progetto. Il 20% dei fondi raccolti è stato destinato alla Gaslini Band Band, il 20% a Women For Girls Onlus e il restante 60%, a discrezione del partecipante, è stato ripartito tra Associazione Liguria Mare, Serenamente e Mai Soli Onlus. Un anno dopo il primo Nuotathon, era il 30 gennaio 2011, la manifestazione si rituffa in acqua. Con un seguito di partecipanti non indifferente, una squadra è arrivata addirittura da Milano per abbracciare il progetto, e con un volto noto della scrittura italiana, lo scrittore Andrea De Carlo ha percorso 60 vasche, la seconda edizione di Nuotathon è stata organizzata in varie sfide personali e in squadra per rendere l’evento più motivante e più competitivo. A Camogli, oggi, hanno nuotato più di 70 persone per una stima complessiva di fondi raccolti che si aggira intorno ai 2500 euro. Un successo su tutti i fronti: quello benefico e quello di partecipazione attiva. Gli organizzatori, che ringraziano tutti i sostenitori, danno appuntamento a tutti con la seconda tappa di Nuotatohn, in programma domenica 18 marzo presso le Piscine di Albaro e la Piscina Comunale di Sori.

Volto noto della manifestazione, nonché atleta partecipante, oggi è stato lo scrittore Andrea De Carlo. Ecco le sue impressioni raccolte a bordo vasca.

“È una bellissima idea. Nuotathon unisce l’attività sportiva ai molteplici scopi benefici. Ho voluto esserci. Queste belle iniziative hanno bisogno di tempo per prendere piede, ma meritano ed è importante che si diffondano. Vedere che, oggi, i partecipanti sono arrivati anche da fuori Genova è la dimostrazione di quanti credano in questo progetto e dello spirito di iniziativa che fa da cornice alla manifestazione. Mi piace molto la formula: un partecipante nuota e raccoglie fondi attraverso le persone che lo sostengono, oppure devolve semplicemente un’offerta. Quindi si può fare beneficienza su più fronti e in diversi modi. È importante che se ne parli: attività di questo tipo devono avere una copertura dei media, perché solo in questo modo possono crescere”.