Le tute blu invadono la Capitale

Inzio venerdì mattina intorno alle ore 09:00, da piazza della Repubblica, per il grande corteo che porta in piazza almeno 50 mila operai convocati dalla Fiom Cgil. Non ci sono soltanto i lavoratori metalmeccanici a manifestare nel giorno dello sciopero generale. In arrivo fin dall’alba da tutta Italia giovani antagonisti dei comitati No Tav e dei centri sociali. Con loro anche gli universitari della Sapienza.

Le forze dell’ordine sono in allerta per evitare incidenti ed eventualio deviazioni dal corteo come quelle che, sabato 3 marzo, hanno portato al blocco dello svincolo dell’A24 e della Tangenziale Est di Roma. Si prevedono rallentamenti e code nel quadrante Esquilino-Appio per la chiusura di strade e la deviazione del traffico durante le 5 ore della manifestazione.

Il lungo serpentone che andrà dalla zona della stazione Termini a San Giovanni (conclusione intorno alle ore 14:00, dalle ore 12:00 chiuse alcune fermate della metrò A e fin dal mattino deviate 31 linee Atac), dovrebbe accogliere anche esponenti politici, tra i quali il leader dell’Idv Antonio Di Pietro, il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, Fausto Bertinotti con l’associazione “Lavoro e libertà”, il segretario nazionale di Rifondazione comunista, Paolo Ferrero. Parteciperanno poi Sergio Cofferati, Gianni Ferrara, Luciano Gallino, Francesco Garibaldo, Paolo Nerozzi, Rossana Rossanda, Aldo Tortorella, Mario Tronti.

All’arrivo in San Giovanni, la folla si radunerà intorno al palco della Fiom per il comizio finale. Il percorso ricalca per grandi linee quello della manifestazione degli “indignati” del 15 ottobre scorso durante la quale si verificarono violenti scontri fra black bloc e forze dell’ordine.