Note Pulite, vent’anni di no alla musica corrotta

Un’altra edizione del NotePuliteFestival sta per iniziare. I protagonisti? Come sempre, gli artisti emergenti. Gli obiettivi? I soliti: voce e spazio alla musica di domani, senza tangenti, senza compromessi, senza palinsesti pilotati, senza il monopolio della musica che sta corrodendo  il patrimonio artistico italiano.

Da ben vent’anni Domenico Gullì, cantautore e produttore discografico, denuncia, con Note Pulite, la corruzione della discografia italiana, evidenziando quelli che sono, purtroppo da sempre, i compromessi e le scorciatoie che troppo spesso i nostri giovani e le loro famiglie sono portati ad accettare e seguire pur di raggiungere una goccia di fama o popolarità la quale, si sa, dura qualche mese o poco più, per poi svanire con i sogni, i soldi e le tante aspettative di giovani e promettenti artisti illusi. Una denuncia, quella di Gullì, che va avanti da ben vent’anni, una cifra tonda con cui il cantautore festeggia in questo 2012 l’anniversario dell’inizio della propria carriera e della lotta al marciume della musica italiana. “Ero giovanissimo quando iniziai a vivere di musica e ad intraprendere il mio percorso artistico, pieno di speranza e di aspettative” racconta Domenico Gullì ai tanti artisti facenti parte della “scuderia” di Note Pulite. “Dopo la partecipazione a diversi concorsi canori come il Premio Rino Gaetano, Castrocaro, Sanremo Giovani, Spazio d’Autore e tante altre rassegne, a quei tempi anticamere di quella che poteva essere, ad un passo successivo, la partecipazione a Sanremo o al Festivalbar e così via, di fronte ad alcune vicende “truffaldine”, decisi di creare da me un mondo musicale dedicato esclusivamente ad artisti emergenti, un mondo pulito e trasparente, dove finalmente potesse essere premiato il talento, il merito, lontano da false promesse, giurie vendute e favoritismi, ciò di cui, purtroppo, la musica italiana ed il mondo della discografia si nutrono da sempre, vendendo vittorie e trofei ai migliori offerenti, come se la musica fosse un’asta in cui chi offre di più merita di giungere prima al traguardo”.

Una vita, quella di Domenico Gullì, interamente dedicata alla musica che non chiede e non ha pretese, se non quella di crescere, a piccoli passi, in un ambiente sano, dove le tappe non si bruciano, dove i sogni non si comprano. Note Pulite, infatti, nella persona del suo Patron, non promette il successo ma garantisce una buona, sana e costruttiva gavetta, poiché questo è il solo ed unico presupposto per conseguire una carriera nel mondo della musica e dello spettacolo. Milioni e milioni sono gli artisti italiani che lavorano, e tanto, in giro per piazze, teatri e quant’altro. Musicisti, attori, ballerini, professionisti gratificati da una vita fatta non di riflettori, finti vocal coach e televoto, bensì fatta di palco, pubblico, arte. Nient’altro. Questo è il risultato che Domenico Gullì augura a tutti i giovani e talentuosi artisti dell’Accademia Note Pulite di ottenere: una carriera maturata in una costante  genuinità, che possa essere duratura e non illusoria, come succede a  molti dei nostri giovani i quali, abbagliati dagli ascolti di certe farse chiamate talent show, si ritrovano, a fari spenti, con un pugno di mosche. Festeggiando i suoi vent’anni di carriera, venti anni di canzoni, di musica, di concerti, vent’anni di piazze e teatri, Domenico Gullì festeggia in questo 2012 anche i vent’anni di No, assieme alla sua Note Pulite, alla musica corrotta. “Non ci stancheremo mai di essere la voce dello spettacolo che grida No. Siamo Davide contro il gigante Golia, l’altra faccia della discografia, quella pulita”.