Congo, esplode deposito di armi oltre 200 morti

Sono le persone che hanno perso la vita a Brazzaville in seguito a una serie di forti esplosioni che hanno scosso stamani la capitale del Congo. Il bilancio ufficiale è stato diramato dal capo del protocollo della presidenza in base alle cifre fornite da fonti ospedaliere. La catastrofe avrebbe origine da un deposito di armi saltato in aria per cause accidentali in una caserma.

Le cinque violente esplosioni sono avvenute attorno alle ore 08:00 locali si sono succedute poi fino alle ore 11:00 circa, mezzogiorno in Italia. La zona dell’incidente è stata isolata dalle forze dell’ordine mentre diversi elicotteri sorvolano la zona. Crollati diversi edifici nell’area a ridosso del deposito, per cui diverse famiglie sono rimaste senza casa. Le esplosioni, cinque, sono state talmente forti che hanno danneggiato anche alcuni edifici e una chiesa a Kinshasa, capitale della Rdc, divisa da Brazzaville dal corso di un fiume che scorre a est della capitale congolese. A Kinshasa, la tv di Stato della Rdc ha invitato la popolazione a restare calma.

Secondo quanto dichiarato da un alto ufficiale dell’esercito coperto da anonimato, a Brazzaville è saltato in aria un deposito di armi. Stessa versione offerta da un portavoce della vicina Repubblica democratica del Congo, secondo cui le esplosioni si sono verificate in un deposito munizioni a nord di Brazzaville, nei pressi dell’hotel Hilton. Secondo la fonte diplomatica contattata da Parigi, la causa delle esplosioni sarebbe un incendio in due diversi depositi di munizioni nella caserma di Mpila, in un quartiere orientale della città.

L’agenzia Nuova Cina, citando l’ambasciata cinese nella capitale congolese, scrive che almeno tre operai cinesi figurano tra le vittime e che la compagnia ha evacuato tra i 50 e i 60 operai dal posto. Quando si sono verificate le esplosioni “140 lavoratori cinesi si trovavano nel sito in costruzione” della Beijing Construction Engineering Group.