Scontri No Tav, encomio al Carbiniere offeso arrestato l’attivista

“Ehi tu, che pecorella sei? Hai un nome, un cognome, sai che sei un illegale”. Sì, quella “pecorella”, come l’ha definito un giovane attivista NoTav, si chiama Stefano Fadda, ha 28 anni ed è in servizio nei Carabinieri del Battaglione Liguria. Fadda, che mercoledì non aveva reagito ai numerosi epiteti ingiuriosi che gli erano stati rivolti dal giovane a volto scoperto, è originario di Oristano e vive e lavora a Genova da circa un anno. Un Carabiniere semplice, che si è già occupato di ordine pubblico in occasione di incontri di calcio e delle manifestazioni di piazza, che è diventato “il simbolo della “fermezza assoluta, senza cedimenti dello Stato nei confronti delle frange estremiste dei No Tav”. Proprio per questi motivi, per non aver reagito e per aver così impedito che la situazione degenerasse più di quanto era già degenerata, Stefano Fadda è stato premiato con l’encomio del comando generale dell’Arma. E mentre Fadda riceveva l’encomio dalle mani del comandante generale dell’Arma Leonardo Gallitelli, sul web spovolava un nuovo video: quello dell’arresto dell’attivista NoTav. Un giorno dopo aver dato del “pecorella” ad un Carabiniere, l’attivista solitario Marco Bruno sa solo dire “ahia, mi avete rotto il polso”. (Al momento, le voci confermano solo il suo arresto, non la frattura del polso).