No Tav, polizia carica e sgombera manifestanti

Questa è l’Italia di Mario Monti: povera e succude dei potenti. Quanto sta accadendo con i No Tav indica a pieno il clima non positivo che rispera. Si è riscalda il clima a Bussoleno, dove i No Tav da quasi 24 ore bloccano l’autostrada A32. Polizia e manifestanti si fronteggiano, a non più di un metro di distanza. Tutto è cominciato intorno alle ore 12:00. Circa 300 militanti hanno preso a battere con delle mazze di ferro sui guardrail alla vista dei blindati della polizia che si sono schierati sul viadotto che domina il tratto autostradale assediato. Una ruspa ha abbattuto la barricata, costringendo gli occupanti a indietreggiare. Dai mezzi della polizia sono stati azionati gli idranti per disperdere la folla. Alcune decine di No Tav si sono sdraiati sulla carreggiata, impedendo alla polizia di avanzare. Gli altri hanno bloccato la rampa tra il viadotto e l’autostrada, alzando e battendo le mani. “Luca, Luca, la Val di Susa non ha paura”. Il fronte della polizia è composto da almeno 500 agenti in assetto antisommossa, con i manganelli sollevati, gli scudi e i caschi ben calcati sulla testa. Sullo sfondo risuonano le fisarmoniche e i violini che accompagnano il movimento.

Il presidio ha tenuto per tutta la notte, resistendo al freddo e al pressing delle forze dell’ordine. L’obiettivo dei presìdi, cominciati ieri dopo lo sgombero del cantiere della Maddalena, è di proseguire tutta la giornata. In serata, alle ore 20:00, è prevista una nuova assemblea del movimento No Tav che deciderà come proseguire la lotta. Un elicottero dei carabinieri sorvola anche a bassa quota, sulla zona. Sul viadotto che passa dove c’é il blocco autostradale è comparsa una scritta contro il procuratore capo di Torino. “Caselli ti ruberemo la salma”.