Repressione in Siria 13 nuove vittime

Ancora bombardamenti ad Homs mentre in altre città della Siria si registrano esplosioni e sparatorie. Lo riferiscono gli attivisti. A Homs, riporta l’Osservatorio siriano dei diritti dell’uomo, diverse granate sono state lanciate nel quartiere Baba Amr, dove sono ancora bloccati anche due giornalisti occidentali feriti, mentre esplosioni hanno scosso la città di Deir Ezzor e scontri con artigliera pesante sono segnalati a Deraa. Nella citta di Homs si registrano oggi già 13 morti, di cui 9 civili. Lo riferiscono fonti degli attivisti dell’opposizione. “Nove civili sono stati uccisi dai bombardamenti nei quartieri di al-Bustan e Hamidie Diwan e quattro soldati, tra cui un ufficiale dell’esercito regolare, sono morti nei combattimenti con i disertori a al-Hamidie” nella città di Homs, ha riferito l ‘Osservatorio siriano dei diritti dell’uomo.

Intanto si sono aperti stamani nel Paese alle ore 07:00 ora locale (le ore 06:00 in Italia) i seggi per il referendum sulla nuova costituzione, che sopprime il monopolio del partito Baath, ma mantiene ampi poteri al presidente. Lo ha reso noto la tv ufficiale. Più di 14 milioni di elettori siriani sono chiamati alle urne. I ribelli e l’opposizione hanno invitato a boicottare il voto, chiedendo invece la deposizione del presidente-dittatore Bashar al-Assad.

Le violenze in Siria hanno provocato ieri 94 morti e 68 feriti, secondo quanto comunicato dall’Osservatorio siriano per i diritti dell’uomo. Secondo l’organizzazione, che ha sede in Gran Bretagna, tra gli uccisi ci sono 24 civili ad Homs e 23 membri delle forze di sicurezza del regime, che hanno perso la vita in vari scontri con i disertori.