San Calogero intitoli una via a Renato Dulbecco

Ricordi, emozioni, esperienze ed eventi passati e recenti che si incrociano. La recente scomparsa del premio nobel per la medicina Renato Dulbecco, di origine calabrese, ha fatto riemergere una vicenda di malasanità che ha avuto come teatro l’ospedale di Vibo Valentia. All’epoca, gennaio del 2008, Orazio Maccarone (88 anni), a causa di una crisi respiratoria, in attesa di essere ricoverato, è rimasto 4 ore al pronto soccorso dello “Iazzolino” di Vibo Valentia, perché nessun ospedale aveva la disponibilità per accoglierlo. Durante il trasporto la sua situazione clinica precipita e dopo poco tempo muore.

Il caso ha avuto un clamore mediatico, così come la morte delle sedicenni Federica Monteleone e Eva Ruscio. In questa ennesima vicenda di malasanità, è intervenuto anche Dulbecco manifestando “un profondo disgusto” per quanto era accaduto e sottolineando che bisognava “ribellarsi”. Un invito che il figlio Michele Maccarone non ha disatteso ed ha portato il caso del padre sulle principali reti televisive e sui maggiori quotidiani nazionali.

All’indomani della sua scomparsa, Maccarone esprime il cordoglio per la scomparsa dell’illustre scienziato, in quantola Calabriaperde un uomo di grande valore umano, non solo per i meriti di carattere scientifico, che non ha mai dimenticato la sua terra, come testimonia il suo accorato appello a reagire di fronte allo stato di abbandono in cui si era ritrovata la sanità vibonese.

Maccarone auspica che anche San Calogero possa commemorare la grande figura di uomo e di scienziato, con l’intitolazione di una via. Nonostante la controversia che lo ha visto protagonista in questi giorni in uno scontro frontale con l’amministrazione comunale, Michele Maccarone (in foto) si rivolge direttamente al sindaco Nicola Brosio affinché si faccia interprete di questo messaggio. Un’occasione e un’opportunità per stemperare il clima che si era fatto pesante a causa di un’ordinanza per il gioco del formaggio.