Monti impone una super Ici per gli immobili

A differenza delle attese della vigilia è saltato il fondo per la riduzione delle tasse con i proventi della lotta all’evasione previsto in uno degli articoli della bozza del decreto legge sulle semplificazioni fiscali.

Dopo l’emendamento che prevede l’applicazione dell’Imu a tutti gli immobili della Chiesa che non siano in maniera esclusiva luoghi di culto, ci sono altre modifiche alla normativa che ha introdotto l’imposta municipale degli immobili, vale a dire il dl salva-Italia che ha ripristinato il prelievo sulla prima casa e ha anticipato l’ingresso della nuova imposta municipale sugli immobili dal 2014 al 2012. Dubbi della Ragioneria generale sono stati infatti sollevati sul pacchetto di esenzioni Imu previste, a partire dalla precisazione che l’imposta non va pagata sugli immobili che i Comuni possiedono sul loro territorio, immobili che, a questo punto potrebbero non essere più esenti. Tra le modifiche in arrivo c’è anche la precisazione che ogni nucleo familiare avrà diritto a una sola detrazione. Per le case all’estero l’Imu “non è dovuta se il suo importo calcolato non supera i 200 euro”. La norma specifica anche che “per valore dell’immobile, ai fini dell’imposta, si assume non più solo il valore di mercato ma quello utilizzato nel Paese estero per le imposte patrimoniali o sui trasferimenti”. Inoltre per gli italiani che lavorano all’estero per lo Stato (per esempio i diplomatici) si prevede la riduzione dell’aliquota di 0,4 punti percentuali (ma solo per il periodo in cui si lavora all’estero). Viene anche riconosciuta la detrazione (200 euro) se l’immobile è adibito ad abitazione principale.

Proroga al 16 maggio per il pagamento della tassa sull’anonimato per chi ha aderito allo scudo fiscale.

Chi ripetutamente viene segnalato per non aver emesso ricevuta o scontrino fiscale finirà in una sorta di black list su cui l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza potranno concentrare i propri controlli.

Niente più spesometro per gli acquisti e i servizi ai fini Iva oltre 3 mila euro per i quali torna invece l’elenco clienti e fornitori che obbliga a comunicare al Fisco tutte le transazioni effettuate con l’obbligo di emissione della fattura, cioè le operazioni fra imprese.

Scatta la cessazione d’ufficio. Arriva, inoltre, la verifica on line delle partite Iva per contrastare le frodi.

Arriva un potenziamento dei controlli del Fisco sul Terzo settore con l’obiettivo di stanare le finte Onlus.

Gli ispettori dei Monopoli di Stato potranno fingersi giocatori per stanare eventuali illegalità nelle sale da gioco.

I debiti tributari potranno essere rateizzati in maniera flessibile.

Esclusione della decadenza dal beneficio di pagare a rate per mancato pagamento della prima rata ovvero di due rate successive; la decadenza opera solo in caso di mancato pagamento di due rate consecutive. Ipoteche ed espropri solo per debiti superiori a 20mila euro.

Dal primo luglio 2012 non si procede all’accertamento, all’iscrizione a ruolo e alla riscossione dei crediti relativi ai tributi il cui ammontare non superi i 30 euro.

La comunicazione all’agenzia delle Entrate delle cessioni di beni e prestazioni di servizi nei confronti di operatori economici degli Stati inseriti nella black list del Fisco sarà obbligatoria solo se queste operazioni supereranno l’importo di 500 euro.

Verrà punito in maniera più pesante chi verrà sorpreso a esportare capitali all’estero oltre la soglia consentita di 10 mila euro. Le sanzioni potranno arrivare fino al 40%.

Il decreto fiscale contiene anche una “deroga alle norme sulla limitazione del contante per gli stranieri non comunitari residenti fuori dal territorio italiano”. “La disposizione – si spiega nel dl – prevede che per gli acquisti di beni effettuati dalle persone fisiche residenti al di fuori del territorio dello Stato e di cittadinanza straniera non trovano applicazione le disposizioni che pongono il divieto del contante al di sopra della soglia di 1.000 euro”.

Arriva una nuova stretta sulle compensazioni dei crediti Iva con la riduzione da 10mila a 5mila euro della soglia per l’invio preventivo all’amministrazione finanziaria della dichiarazione che attesti il diritto al credito da portare in compensazione. La norma produce i suoi effetti già sul credito 2011.

I beni strumentali pignorati resteranno affidati in custodia ai titolari dell’azienda debitrice. Arrivano inoltre limiti per la pignorabilità di stipendi per debiti fiscali nel caso di salari bassi: la quota sottoposta a pignoramento può scendere progressivamente fino al 10%.

Viene differito al 1° maggio 2012 il pagamento di stipendi e pensioni di importo fino a 1.000 euro tramite strumenti di pagamento elettronico bancari o postali.

Il nuovo tributo comunale sui rifiuti e sui servizi (Tares) è corrisposto, per le unità immobiliari a destinazione ordinaria, sulla base dell’80% della superficie catastale, determinata secondo i criteri stabiliti dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 23 marzo 1998, n. 138, in materia di revisione generale delle zone censuarie e delle tariffe d’estimo delle unità immobiliari urbane. La norma prevede, in sede di prima applicazione, che sia determinata una superficie convenzionale, dall’Agenzia del territorio, derivata dagli elementi di consistenza in proprio possesso. Al fine di rendere disponibile ai Comuni la superficie catastale sulla quale determinare la nuova imposta, si applicano le stesse modalità di determinazione di una superficie convenzionale, sempre in sede di prima applicazione, anche per le unità immobiliari a destinazione ordinaria alle quali è stata attribuita la rendita presunta.

Per favorire l’inserimento e il reinserimento delle persone in cerca di prima occupazione i lavoratori interinali saranno equiparati ai loro colleghi “dipendenti” all’interno della stessa impresa nella quale prestano il lavoro.

Il Presidente del Consiglio in precedenza aveva informato il Consiglio dei Ministri di aver presentato al Senato un emendamento al Decreto Legge n° 1 del 2012, “Disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività” in merito all’esenzione dall’imposta Ici/Imu di cui beneficiano gli enti non commerciali e no profit. La norma del governo prevede “l’esenzione per gli immobili nei quali si svolge in modo esclusivo un’attività non commerciale». In pratica, nel caso della Chiesa, tutti gli edifici di culto, quelli utilizzati opera assistenza o attività ecclesiali. Ma non quelle, per esempio che dispongono di attività commerciali, dal bar agli alloggi. Nel testo della proposta depositata alla commissione Industria del Senato, al comma 2, si legge che le rendite catastali dichiarate o attribuite per la porzione di immobili della Chiesa commerciali “producono effetto fiscale a partire dal 1 gennaio 2013”.