Trovati altri 8 cadaveri sulla Concordia tra loro la piccola Dayana Arlotti

Tre corpi senza vita sono stati recuperati dal ponte 4 della Costa Concordia, sono quelli di un uomo, di una donna e della piccolo Dayana Arlotti, 5 anni, di Rimini. La bambina si trovava in crociera con il padre, Williams Arlotti.

 “Ho già sentito la mamma di Dayana e ci siamo limitati ad organizzare frettolosamente la partenza per l’isola del Giglio o per Grosseto. Andiamo immediatamente”. Lo ha detto l’avvocato Davide Veschi, che assiste la mamma di Dayana, Susy Albertini. Doveva essere una festa per Williams Arlotti, riminese di 36 anni, e la sua piccola Dayana, appena cinque. Una festa spezzata, tragicamente, dal naufragio della Costa Concordia nelle acque dell’Isola del Giglio. Padre e figlia si erano imbarcati venerdì 13 gennaio a Civitavecchia insieme alla compagna di Williams, Michela Maroncelli, 32enne di Villa Verucchio. L’unica dei tre riminesi a salvarsi e a fare ritorno a casa.

Al Giglio, dopo il naufragio la mamma di Dayana – Susy Albertini, ex moglie di Arlotti – fino all’ultimo ha cercato e sperato di riabbracciare la piccola (“fatemi salire per ritrovare mia figlia. A me risponderà”, aveva chiesto ai soccorritori appena arrivata davanti al relitto). “Continuate a cercare la mia bambina, non fermatevi; portatemela. È una bambina molto allegra, molto vivace e brava, una bambina stupenda e la voglio rivedere: giovedì mattina l’avevo accompagnata all’asilo, era allegra come sempre. Si era preparata la valigia da sola con i vestiti più belli da portare in vacanza. Chiedo a chiunque abbia visto qualcosa di parlare per darci una mano a ritrovarla”. Un appello raccolto da una naufraga di Terni che aveva riferito di avere riconosciuto la piccola da una foto apparsa in televisione e di ricordarla senza salvagente e con un cappotto scuro da adulto addosso insieme ad una coppia spagnola. Spiraglio di speranza, richiuso in fretta, come si era richiuso in fretta lo spiraglio aperto dalla nonna materna che aveva scorto, in una trasmissione televisiva, una bimba, in un ospedale toscano, che le aveva ricordato la nipotina. Piccola, con i capelli a caschetto e gli occhi castani, e una vita spezzata, insieme al suo babbo, sulla nave dei sogni.

 Le attività di ricerca sono riprese in seguito ad uno screening fatto nei giorni scorsi attraverso le testimonianze dei sopravvissuti che avevano indicato i punti dove si sarebbero potuti trovare l’ultima volta che erano stati visti alcuni dei dispersi. Le operazioni di recupero saranno lunghe a cause delle difficili condizioni per operare. Martedì erano state sospese le attività di pompaggio del carburante dalla Costa Concordia. I venti forti e il mare mosso hanno impedito ai tecnici della Smit neri di avviare la seconda fase dell’attività, lo svuotamento dei serbatoi a poppa della nave naufragata davanti al Giglio. Sono invece proseguiti i lavori da parte dei vigili del fuoco per allestire il cantiere che consentirà ai palombari di proseguire nelle ricerche dei dispersi in corrispondenza della parte sommersa del ponte quattro.