Napolitano contestato in Sardegna

Ancora una volta il Capo dello Stato nel mirino delle contestazioni per aver spinto l’Italia nelle mani di Mario Monti, il Prof. “dracula” che sta “affamando” il Paese. Giorgio Napolitano risponde piccato alle contestazioni che lo dipingono come uomo legato al capitale, insensibile alle problematiche sociali. Intervenendo al Teatro Lirico di Cagliari, dove si stava svolgendo un convegno sul contributo della Sardegna all’unificazione nazionale, il Presidente della Repubblica ha auspicato l’avvio di una stagione di interventi per il rilancio dello sviluppo economico. “Sento la responsabilità di dare il mio contributo a questo – ha detto chiudendo l’intervento – visto che non rappresento né le banche, né il capitale finanziario, come qualcuno umoristicamente crede e grida”.

Il Capo dello Stato ha avuto modo di ascoltare una serie di contestazioni nel corso delle tappe della sua visita a Cagliari. Prima alla stazione marittima, poi al Comune, infine al Teatro Lirico. Fra i contestatori: disoccupati, gruppi organizzati contro Equitalia, indipendentisti, pastori sardi, il “Movimento della partite Iva” e i “Liberi artigiani e Commercianti” e da ultimo il movimento del sindaci del Sulcis. Proprio quest’ultimi sembrano essere gli autori della definizione che Napolitano ha descritto, non senza fastidio, come umoristica.