M’illumino di meno Mole e Superga a Torino
Torino aderisce a M’illumino di meno, la giornata dedicata al risparmio energetico promossa dalla popolare trasmissione Caterpillar di Radio 2. Caterpillar e CaterpillarAm invitano tutti a concentrare in un’intera giornata tutte le azioni virtuose di razionalizzazione dei consumi, sperimentando in prima persona le buone pratiche di riduzione degli sprechi, produzione di energia pulita, mobilità sostenibile (bici, car sharing, mezzi pubblici, andare a piedi), riduzione dei rifiuti (raccolta differenziata, riciclo e riuso, attenzione allo spreco di cibo).
Il sindaco, Piero Fassino metterà in pratica l’“economia sostenibile”, attraverso alcuni comportamenti virtuosi, piccole cose, gesti che quotidianamente possiamo compiere tutti e che tuttavia, spesso dimentichiamo. Un fotografo documenterà le sue azioni, simbolo di comportamenti che, attuati dai molti, possono fare la differenza in termini di risparmio e tutela dell’ambiente.
Torino non ha mai mancato un appuntamento con l’evento e offrirà un gesto di buona volontà spegnendo la Mole Antonelliana e la Basilica di Superga tra le ore 17 e le 19,30, mentre Caterpillar va in onda.
Ma non solo. Per l’occasione, sulla Mole saranno proiettate due scritte: “Un’idea illuminante… spegni la luce”, seguita dall’immagine di una lampadina con la scritta “Be Smart”. Negli schermi informativi di alcune fermate della metropolitana, Gtt manderà in onda uno spot che invita al risparmio energetico e ricorda la nostra partecipazione al Progetto Smart Cities.
Anche il Museo A come Ambiente propone, per M’illumino di meno, un fine settimana (18-19 febbraio, ore 14-19) di gioco a luci spente, dal titolo “Brancolando nel buio”, per sperimentare un “silenzio energetico collettivo”.
Torino è impegnata da pochi mesi in una nuova sfida: il progetto Torino Smart City intende trasformare non soltanto il territorio e le infrastrutture ma anche le procedure amministrative e i comportamenti di tutti i cittadini in direzione della sostenibilità ambientale..
Torino sta gradualmente trasformando le sue abitudini. Sul piano della mobilità, ha realizzato 70 stazioni di bike sharing, che servono 12mila utenti; il car sharing ha 2600 abbonati, con 127 vetture in 91 parcheggi. È allo studio un nuovo sistema di trasporto merci con mezzi elettrici che si appoggia su hub merceologici di interscambio.
In campo energetico, ha sostituito tutte le vecchie lampade dell’illuminazione stradale con quelle di nuova generazione, con un risparmio di 6milioni di kwh l’anno e altri 5 milioni sono risparmiati dall’uso di led nei semafori. I 16 impianti fotovoltaici della città su edifici scolastici producono 320mila kw/anno, risparmiando 170 tonnellate di CO2. La riqualificazione energetica delle prime sei scuole e del Conservatorio ha permesso di abbattere del 75 percento la dispersione termica. Con un prossimo bando la Città selezionerà alcune Esco per interventi di riqualificazione energetica su edifici privati, gestendo una governance che coinvolge i privati, le Esco, alcune banche e il ministero per l’Ambiente nella costituzione di un fondo di rotazione.
Siamo la prima grande città nella raccolta differenziata, al 43% sul totale, e quest’anno altri 35mila cittadini saranno coinvolti nella raccolta porta a porta.
Naturalmente, la Città invita i torinesi a partecipare anche singolarmente attraverso un comportamento più attento al rispetto dell’ambiente; ad esempio, spegnendo gli standby dei nostri apparecchi elettronici, bevendo acqua del rubinetto, o utilizzando lampade a basso consumo. “La riduzione dei consumi è un obiettivo che coinvolge tutti e le istituzioni locali hanno il dovere di incentivare i comportamenti virtuosi – ha sostenuto l’assessore all’Ambiente Enzo Lavolta -. Una città “intelligente” cresce a partire dalla diffusione di nuove abitudini al risparmio energetico, non soltanto per i cittadini ma per le stesse amministrazioni. Torino si è già incamminata su questa strada e la nostra partecipazione a M’illumino di meno è un modo piacevole di testimoniarlo”.