I greci stanno morendo di fame

Gli Italiani hanno davvero paura. Guardano alle immagini dalla Grecia. Vedono quello che viene loro mostrato. Ma la situazione è più critica di quanto si lascia a vedere. La povertà è sempre più diffusa. Una povertà che sta dilagando in Italia. Tutta colpa di un sistema europeo che ha fallito e sta trascinando i Popoli sull’orlo del baratro.

La crisi si fa sentire anche a tavola e i primi a patirne le conseguenze sono i bambini che, senza forze, svengono durante la lezione. Il Governo greco ha deciso di distribuire nelle scuole dei buoni per latte, frutta e biscotti che però “sono sono destinati esclusivamente a chi è colpito più duramente dalla crisi” dice Evi Christofilopoulou, ministro dell’istruzione greco. Questo è il piano del Governo per aiutare le famiglie in difficoltà.

I media nazionali stanno mettendo sotto pressione da mesi il Governo greco per la questione dei bambini svenuti in classe, il ministero però accusa i sindacati degli insegnanti di aver inventato tutto di sana pianta, al fine di raccogliere consenso contro le misure anti-crisi del Governo greco, che ha colpito duramente anche gli insegnanti. Uno di loro ha dichiarato di aver visto il suo reddito annuale diminuire da 20 000 a 12 000 euro.

La Grecia è affamata e dai media locali si susseguono gli appelli a fare la spesa anche per chi ha fame. I dormitori pubblici si sono riempiti di disperati senza tetto. Il premier Lucas Papademos ha deciso di blindare la manovra, approvata dal Parlamento domenica sera, facendo firmare il testo al capo del Pasok, i socialisti, Giorgios Papandreou e a Antonis Samaras, numero uno di Nea Demokratia, il partito di centro destra che potrebbe vincere le elezioni anticipate del 29 aprile.

Nelle stesse ore è emersa la necessità di recuperare altri 325 milioni di euro. Ne faranno le spese le ipertrofiche uscite per la Difesa, ma anche gli impegni dello stato per le pensioni e per la sanità, le cui risorse sono già state ridotte di un miliardo di euro. Diverse farmacie sono in difficoltà e avrebbero chiesto ai clienti di pagare anche le medicine per combattere il cancro. La struttura stessa del Governo è al centro di nuove trattative.

Il primo ministro Lucas Papademos conserverà il posto al ministro dei Trasporti Makis Voridis, dissidente del Laos (estrema destra), che la scorsa settimana si era dimesso assieme ad altri tre esponenti del suo partito ed era uscito dalla maggioranza. Voridis aveva comunque votato a favore delle misure di austerità, benché il leader del suo partito Giorgos Karatzaferis avesse dato l’ordine di opporsi. Il premier Papademos ha invece accettato le dimissioni degli altri cinque dissenzienti del suo Governo, tre del Laos e due socialisti. Non si sa ancora chi subentrerà.

Sono scenari inquietanti che spaventano l’Italia. Grazie al Prof. Monti l’Italia si candida ad essere la nuova Grecia.

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