Vergogna San Camillo malati curati per terra

Questa è l’Italia di Mario Monti. Una vergognosa rappresentazione di un Paese che non c’è più. Complice una classe politica fortunata di non trovarsi in Francia. Lo scandalo del San Camillo a Roma mette a nudo un sistema sociale che fa rabbrividire, soprattutto perché il degrado è di casa in una Capitale europea. Le immagini sono eclatanti. Un uomo steso per terra, il petto nudo, le braccia larghe. Un medico gli pratica un massaggio cardiaco, un altro gli applica l’ossigeno, una terza gli controlla il battito.

La sequenza è documentata da alcune foto visibili sul sito del Pd del Lazio che per l’ennesima volta, ha denunciato la situazione in cui versa il reparto d’emergenza di uno degli ospedali più grandi della Regione. “Una situazione che ha superato il limite della vergogna”, denuncia il capogruppo dei democratici alla Pisana, Esterino Montino che ha incontrato i medici della struttura ormai da giorni in agitazione. Varie sigle sindacali di medici e operatori sanitari intenzionati pronte, “in assenza di risposte immediate, a inoltrare una denuncia alla Procura della Repubblica per omissione di atti d’ufficio, disastro colposo e interruzione di servizio pubblico d’emergenza”. Protestano per quelli che considerano “principi inalienabili: il diritto all’assistenza, il diritto ad un’assicurazione sicura, diritti che devono essere accompagnati con il rispetto della dignità della persona, di chi lavora e di chi è assistito”, spiega Bruno Schiavo, segretario dell’associazione medici dirigenti Anaoo San Camillo.

Per chi lavora in quel pronto soccorso, “la situazione si sta aggravando di anno in anno perché sono stati anche chiusi altri ospedali”. Perché c’è anche il piano di riordino ospedaliero voluto dalla presidente della Regione Renata Polverini al centro delle polemiche. “La politica deve assumersi le proprie responsabilità  –  prosegue Montino  –  prima che sia costretta ad intervenire la magistratura”. La consigliera regionale dell’Idv, Giulia Rodano, chiede “la convocazione di un consiglio straordinario, ormai non più differibile”.

Dalla direzione del San Camillo, però, non accettano la ricostruzione del Pd. “Non confermo la situazione descritta da Montino  –  ribatte il direttore generale dell’ospedale, Aldo Morrone  –  detto questo, gli spazi fisici del reparto sono insufficienti per il tipo di utenza che si rivolge al San Camillo. Per questo, avremo entro due mesi 19 posti letto in più”. La Regione, a sua volta, si difende. “Non si faccia facile demagogia. La Giunta Polverini è partita con un handicap di debiti e inefficienze lasciato in eredità dal precedente governo regionale”.