In Spagna al via i licenziamenti facili che piacciono a Monti

L’obiettivo è rendere più flessibile il mercato del lavoro iberico e lottare contro una disoccupazione record al 22,85%. Una delle novità principali della riforma è la riduzione dell’indennità di licenziamento che è stata ridotta da 45 giorni di paga per ogni anno lavorato a 33 giorni di paga. Viene inoltre semplificata ed estesa la facoltà di ricorrere ai licenziamenti economici low cost, 20 giorni per anno di lavoro per un massimo di 12 mesi. Potranno farvi ricorso le imprese che abbiano registrato per nove mesi un calo delle vendite, o lo prevedano per questo periodo, anche se continua a fare benefici.

L’obiettivo principale della riforma del lavoro in Spagna è fare diminuire l’esercito dei 5,3 milioni di disoccupati ed aumentare la flessibilità e la competitività delle imprese spagnole per rilanciare la crescita. Con le Pmi, che creano il 90% dell’occupazione in Spagna, in prima linea. La riforma crea un contratto a tempo indeterminato per le imprese con meno di 50 lavoratori, con agevolazioni fiscali di 3 mila euro per l’assunzione di giovani sotto i 30 anni e la facoltà per il primo anno di usare il 25% dell’indennità di disoccupazione per completare la retribuzione.

Il Governo Rajoy mette in campo anche uno sconto annuale di 3600 euro per tre anni nei contributi dell’impresa alla Sicurezza Sociale per l’assunzione di giovani fra 16 e 30 anni e di 4500 euro per i disoccupati di lungo periodo di più di 45 anni. La riforma punta anche ad introdurre la massima flessibilità negli accordi collettivi. In caso di crisi le imprese potranno sganciarsi dagli accordi di categoria e modificare tempi di lavoro, funzioni dei dipendenti, nelle retribuzioni. Inoltre gli accordi d’impresa prevarranno su quelli collettivi nazionali o regionali, e alla scadenza saranno validi ancora solo due anni.

Tradotto in parole povere: licenziamenti facili. Si tratta di dolci note che piacciono al Presidente del Consiglio Mario Monti che ha annunciato di voler mettere mano al mondo del lavoro entro fine marzo.