Omicidio Alessandro Mathas, assolto Giovanni Antonio Rasero

La Corte d’Assise d’appello ribalta il verdetto. Assolto il broker di 32 anni condannato in primo grado a 26 anni di carcere per la morte del figlio di otto mesi della sua ex compagna Katerina, ucciso in un residence di Nervi la notte tra il 15 e il 16 marzo 2010. “Sono innocente”, aveva ripetuto l’imputato al termine delle repliche degli avvocati. “E’ la fine di un incubo, non avrei mai potuto uccidere un bambino, con o senza cocaina. Avrò commesso molti errori, avrò sbagliato nell’approccio alla cocaina, ma sono innocente. Lo ripeto per l’ennesima volta”. Sono state le parole usate dall’imputato al termine del processo d’appello.

Giovanni Antonio Rasero, accusato dell’omicidio del piccolo Alessandro Mathas, trucidato a 8 mesi nel suo monolocale di Genova Nervi la notte del 15 marzo 2010, rischia l’ergastolo. Questa la pena richiesta dal pg Luigi Cavadini Lenuzza e dal pm Marco Airoldi, che si è associato nell’accusa. A carico dell’imputato l’accusa chiedeva che fossero riconosciute le aggravanti dei futili motivi, delle sevizie e della minorata difesa. In primo grado Rasero fu condannato a 26 anni. I giudici della corte d’assise ritennero che avere agito sotto l’effetto della cocaina fosse un’attenuante prevalente. La madre del bambino, Katerina Mathas, che trascorse la serata con Rasero, era stata indagata dal pm Airoldi in un altro procedimento per abbandono di minore con conseguente morte. I giudici dell’assise avevano condannato il broker genovese in concorso con la donna, di fatto rigettando la linea dell’accusa. Dalla pubblicazione della sentenza su Katerina Mathas pende una doppia imputazione di abbandono di minore e omicidio volontario. E’ ancora in attesa della chiusura dell’indagine e della richiesta di rinvio a giudizio.